Non vedrete più The Big Bang Theory con gli stessi occhi
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Quando The Big Bang Theory debuttò nel 2007, diede il via a una nuova generazione di nerd. Per la prima volta, interessarsi a scienza, fumetti e supereroi diventava qualcosa di cool. La serie celebrava senza paura le gioie della cultura geek. Tuttavia, a fare da contrasto a questo gruppo di personaggi eccentrici e geniali, c’era Penny, la loro vicina “normale”, fondamentale per l’equilibrio narrativo della sitcom.
Sebbene possa sembrare un personaggio fuori contesto, Penny è il motivo per cui The Big Bang Theory funziona. Se è vero che il pubblico può identificarsi con l’ossessione di Sheldon per la routine o con l’ansia sociale di Raj, è ancora più vero che lo spettatore medio non è un fisico di fama mondiale. Piuttosto, si avvicina di più a Penny: una persona comune, con un lavoro ordinario e una vita semplice. Penny, infatti, funge da punto di vista del pubblico, un outsider che osserva e reagisce agli strani comportamenti del gruppo.
Il pubblico conosce Penny fin dal primo episodio di The Big Bang Theory, dove si stabilisce rapidamente il suo ruolo di vicina di casa di Leonard e Sheldon. La cotta di Leonard nei suoi confronti la integra nel gruppo e la rende un elemento chiave dell’intera narrazione. Tuttavia, al di là di questa superficie, Penny rimane un enigma. In dodici stagioni, non viene mai svelato il suo cognome, né si approfondisce realmente il suo passato, a parte qualche accenno a un’infanzia difficile nel Nebraska.
Molti spettatori liquidano queste lacune narrative come semplice trascuratezza degli sceneggiatori. Ma c’è chi non la pensa così. The Big Bang Theory è scritta da Chuck Lorre, il re delle sitcom, e non è plausibile che un personaggio tanto importante sia stato sviluppato in modo così superficiale. Ed è qui che nasce una delle più intriganti teorie dei fan: Penny sarebbe un’agente sotto copertura della CIA.
Secondo questa teoria, Penny sarebbe stata inviata a sorvegliare Leonard, Sheldon e gli altri per conto dell’agenzia governativa. Leonard, in particolare, lavora come fisico teorico con tecnologie avanzate, come laser ad alta potenza, e potrebbe rappresentare un interesse strategico per il governo. Così, Penny sarebbe stata sistemata lì, di fronte a loro, per monitorare i loro progressi scientifici e riferire.
A supporto di questa teoria c’è anche un precedente nella quinta stagione di The Big Bang Theory: in un flashback, si scopre che Leonard ha frequentato Joyce Kim, una spia nordcoreana che cercava informazioni sul suo lavoro con carburante sperimentale per razzi. Se i nordcoreani erano interessati a sedurre Leonard per ottenere dati sensibili, ha senso che anche la CIA possa aver usato la stessa tattica per proteggerli o controllarli.
Il personaggio di Penny, inoltre, è singolare perché non aderisce a un archetipo ben definito, come fanno gli altri protagonisti. Sheldon è ossessivo e iper-controllante, Howard è un donnaiolo sfrontato, Raj rappresenta il Sogno Americano, Leonard è un caso da manuale di Freud. Penny, invece, è inafferrabile: può sembrare ingenua e superficiale, per poi rivelarsi saggia e arguta. Questo dualismo potrebbe non essere casuale: secondo i fan di The Big Bang Theory, si tratterebbe di una scelta deliberata per costruire un personaggio capace di adattarsi e infiltrarsi in vari contesti.
Il suo lavoro di attrice è un altro indizio. Penny lo usa spesso come scusa per giustificare i suoi orari flessibili e la presenza costante nell’appartamento di fronte. Nonostante anni di insuccessi, non sembra mai preoccupata per il futuro, né si pone domande sulla sostenibilità della sua carriera. Il sospetto è che la sua “copertura” da aspirante attrice sia utile per sviare domande scomode e tenere sotto controllo i ragazzi.
Anche la sua goffaggine con la tecnologia risulta sospetta. Vive in California, è giovane e teoricamente dovrebbe usare Internet per cercare audizioni, agenti e casting. Eppure, Penny si mostra spesso disinteressata o incapace in ambito digitale. In realtà, alcuni pensano che finga per poter meglio osservare i ragazzi, specialmente quando sono online. In The Barbarian Sublimation, terzo episodio della seconda stagione di The Big Bang Theory, Penny si avvicina a Sheldon proprio attraverso un gioco di ruolo online, imparando a conoscerlo mentre lo osserva da vicino.
La teoria ha contagiato anche altri personaggi femminili della serie. Amy, per esempio, compare alla fine della terza stagione dopo che Raj e Howard creano un profilo per Sheldon. Nonostante l’inizio freddo e distaccato, Amy cambia gradualmente, diventa più umana e più vicina a Sheldon. Alcuni fan credono che questa trasformazione sia una tattica per ottenere la sua fiducia e accedere alle sue ricerche.
Lo stesso vale per Bernadette, introdotta da Penny e perfettamente compatibile con Howard: è intelligente, nerd e stranamente paziente. La teoria suggerisce che anche lei sia una spia, inviata per monitorare Howard e il suo lavoro con la Stazione Spaziale Internazionale. Sarebbe un modo per spiegare come mai una donna come Bernadette sopporti i comportamenti infantili di Howard.
In definitiva, questa teoria dei fan di The Big Bang Theory ha avuto un impatto significativo sul fandom, riuscendo a dare nuova profondità a un personaggio considerato da molti troppo “normale”. Penny, spesso ridotta al ruolo della bionda californiana, ha sempre mostrato una lingua tagliente e una presenza comica fondamentale.
Anche se probabilmente non scopriremo mai se fosse davvero un’agente della CIA, immaginare che le ragazze della serie abbiano avuto il compito di sorvegliare un gruppo di nerd brillanti ma socialmente impacciati è un’interpretazione che rende la visione della serie ancora più affascinante.
Che ne pensate? Amate il personaggio di Penny in The Big Bang Theory?
