Yeren: la leggenda del misterioso Bigfoot cinese [FOTO]

Yeren
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Si dice che lo Yeren, il leggendario uomo-scimmia cinese, si nasconda tra le montagne e le foreste della regione. Nei decenni ci sono stati numerosi avvistamenti ma nessuno ha mai scoperto se esiste davvero o no

Quello che in America è noto come Bigfoot o Sasquatch, e forse anche lontano parente dello Yeti dell’Himalaya, è in Cina noto come Yeren. Il famoso uomo-scimmia della leggenda, noto anche come “uomo selvaggio”: una presenza sfuggevole, un mostro misterioso dai tratti scimmieschi che si nasconde a quanto pare nell’area di 3000 chilometri quadri della riserva naturale di Shennongjia.

Questa zona è piena di montagne alte fino a 3000 metri e fitte valli, con molti luoghi naturali ideali come nascondiglio per questa misteriosa creatura. Secondo il New York Times ci sarebbero stati oltre 300 avvistamenti del mostro soltanto tra gli anni ’20 e gli anni ’80 del ‘900, non esattamente pochi.

Uno più recente, risalente al 1994, è occorso a un ranger con oltre 15 anni di esperienza che ha descritto la creatura come alta 1 metro e ottanta e con un pelo rossiccio-marrone. “Non ero sicuro che fosse lo Yeren, ma era strano che si fosse alzato e se ne fosse andato su due gambe. Non era un orso“.

Secondo altri avvistamenti lo Yeren sarebbe stato visto sia piangere che ridere, caratteristiche che nel mondo animale pertengono quasi esclusivamente agli uomini. In uno di questi, nel 1979, il mostro avrebbe aggredito una persona afferrandola per il polso e tenendola stretta per mezz’ora, nel frattempo ridendo di gusto.

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Una foto di Li Baoshu risalente agli anni ’20

Certo, si tratta di resoconti che possono apparire fantasiosi, e come nel caso di altri mostri quali Nessie non c’è la prova che non si tratti in fondo solo di immaginazione. Un’altra spiegazione potrebbe riguardare un uomo affetto da particolare condizione come Li Baoshu (qui sopra), affetto da ipertricosi – la cosiddetta “sindrome del lupo mannaro”: una eccessiva crescita di peli su tutto il corpo.

Un’altra ipotesi riguarda un grande primate ritenuto estinto, il Gigantopithecus, la cui sopravvivenza potrebbe essere sfuggita in un’area tanto poco abitata e frequentata come quella della riserva. Resti di queste creature sono stati trovati specialmente in Cina o nel sud-est asiatico, ma erano per la maggior parte alte anche 2,7 metri, di più rispetto alle più diffuse descrizioni dello Yeren.

Infine, si ritiene che accoppiamenti intra-familiari tra le popolazioni che abitavano nella remota zona della Cina potrebbero aver portato a dei difetti genetici come la spinocerebellar ataxia (SCA), che causa la presenza di un cranio piccolo e in generale molto simile a quello dei primi ominidi – “scimmiesco”, insomma.

Mentre i primi avvistamenti di Yeren risalgono anche a migliaia di anni fa, oggi il personaggio sopravvive specialmente nella cultura popolare e non c’è nessuna certezza scientifica della sua esistenza. Una delle sue più popolari versioni è quella, grottesca, che vediamo in Grosso Guaio a Chinatown di John Carpenter. Forse il suo mistero non sarà mai svelato.

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Lo Yeren in Big Trouble in Little China di John Carpenter

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Fonte: Ancient Origins