Perché Angel Heart – Ascensore Per l’Inferno è un opera da rivalutare

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Angel Heart, il neo-noir dai tratti demoniaci con Robert De Niro e Mickey Rourke, è assolutamente da riscoprire. Ecco i buoni motivi per recuperare questo gioiello del 1987

Angel Heart

Angel Heart è un film diretto da Alan Parker (il regista di The Wall) nel 1987. Nel cast conta Robert De Niro e Mickey Rourke ed è stato purtroppo dimenticato dagli annali del cinema. Oggi è il momento di riscoprirlo e di rivalutarlo come piccola gemma perduta di un decennio nel quale di film bizzarri e strani se ne trovano a iosa.

Intitolato in italiano Ascensore per l’Inferno, questo lungometraggio rimane un’esperienza visiva e sensoriale unica. La trama, che mescola elementi di thriller, horror e noir, si sviluppa in un’atmosfera cupa e surreale, caratterizzata da scenari suggestivi e una colonna sonora avvolgente con il contributo del sottovalutatissimo jazzista Courtney Pine.

Un oscuro labirinto

La trama di Angel Heart è un intricato labirinto di misteri e oscuri segreti. La storia segue Harry Angel (interpretato da Mickey Rourke), un investigatore privato ingaggiato per trovare un cantante scomparso di nome Johnny Favorite. Ciò che inizia come un caso di routine si trasforma rapidamente in un viaggio oscuro e tormentato attraverso la magia nera e la corruzione.

Chiare le metafore religiose nella sceneggiatura di Alan Parker, basata sul romanzo di William Hjortsberg dal titolo Falling Angel (1978). Il film sfida lo spettatore a mettere insieme i pezzi di un puzzle complesso, mantenendo l’attenzione fino all’ultima scena e immergendosi assieme al protagonista in un buio dedalo di inganni e segreti oscuri.

Investigazioni e magia nera

Il cast di Angel Heart offre interpretazioni straordinarie, in particolare quella di Mickey Rourke. La sua performance è intensa e abbacinante, trasmettendo appieno il peso dell’indagine e la crescente disperazione del personaggio. E Robert De Niro, nel ruolo di Louis Cyphre (un gioco di parole su “Lucifer”), aggiunge un’ulteriore profondità e oscurità al film. Un villain che dovrebbe essere oggi considerato una figura classica.

Nel film risalta tantissimo anche l’elemento esoterico, che sfrutta ante-litteram la formula di True Detective nel mescolare genere investigativo e realtà spirituali con riferimenti al vudù e alla magia nera. Gli elementi sovrannaturali e horror rendono ancora oggi il film unico nel suo genere.

Un film controverso

Di Angel Heart rimane famosa anche la scena di nudo avente come protagonisti il personaggio principale ed Epiphany, interpretata dall’attrice Lisa Bonet, celebre all’epoca come parte del cast della famosa serie tv I Robinson e appena ventenne. Una sequenza vista a suo tempo come molto controversa ed eccessivamente esplicita.

Nonostante l’iniziale ricezione critica contrastante, Angel Heart ha guadagnato col tempo il meritato status di film cult. La sua influenza può essere riscontrata chiaramente in opere successive che hanno abbracciato il concetto di noir soprannaturale, come appunto in True Detective o anche in X-Files, aprendo la strada a film e serie TV che esplorano la sottile linea tra il reale e l’irreale.

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