Vessicchio vince la causa contro RAI sui diritti d’autore

Il Maestro Beppe Vessicchio ha vinto una storica causa contro RAI relativa ai diritti d'autore

beppe vessicchio, sanremo
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Beppe Vessicchio, celeberrimo maestro d’orchestra visto in molte edizioni del Festival di Sanremo, ha vinto un’importante causa contro RAI relativa ai diritti d’autore. A rivelarlo è stato il Nuovo Imaie [Istituto mutualistico per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori ndr] che attraverso un comunicato stampa apparso sul proprio sito ha spiegato quanto questa decisione de tribunale sia fondamentale per gli artisti.

Il Tribunale di Roma ha appena pronunciato un verdetto storico per il futuro e la tutela dei diritti di produttori musicali e artisti interpreti esecutori – si legge. Alla causa intentata contro la RAI dal Maestro Vessicchio, al quale erano stati negati i relativi diritti per l’utilizzo di musiche da lui composte e interpretate per un programma televisivo (“La prova del cuoco”) la sentenza ha ribadito con chiarezza che anche per questo tipo di utilizzazioni è doveroso da parte dell’emittente il pagamento dei diritti che spettano ai Produttori di Fonogrammi e agli Artisti Interpreti Esecutori.  Pertanto al Maestro Vessicchio, al NUOVO IMAIE e a tutti i soggetti della filiera coinvolti che si erano associati nella controversia come parte in causa, la RAI dovrà riconoscere i diritti di utilizzazione per questa tipologia di sfruttamento come anche per quelli pregressi.

Andrea Miccichè, Presidente del Nuovo Imaie, ha pertanto dichiarato:

Si tratta di una sentenza importantissima, forse tra le più rilevanti per l’intero comparto dei diritti dei musicisti e produttori, che sancisce una volta per tutte il sacrosanto diritto economico che scaturisce ogni qual volta si fa uso di un prodotto musicale. Nell’esprimere la nostra più viva soddisfazione e vicinanza al Maestro Vessicchio, che abbiamo l’onore di rappresentare come collecting dei diritti connessi, esprimiamo al contempo l’auspicio che la RAI – come indicato da questa storica sentenza- ci convochi in tempi brevi per un tavolo di lavoro che sani il pregresso dei diritti che spettano alle decine di migliaia di interpreti che abbiamo la responsabilità di tutelare.

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