Tamagotchi: il primo cucciolo virtuale che abbiamo imparato ad amare [VIDEO]

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Gli appassionati spesso portavano il Tamagotchi ovunque andassero, costruendo un forte legame emotivo con il loro animaletto virtuale. Gli animaletti digitali ebbero un impatto significativo sulla cultura popolare negli anni ’90. Oltre a diventare una moda tra i bambini e i giovani, il giocattolo ha influenzato il mondo dei media e dell’intrattenimento. Sono stati creati cartoni animati, film e persino gadget ispirati ai Tamagotchi.

Il successo del gioco ha aperto nuove strade nel mondo dei videogiochi. Ha dimostrato che i giochi di simulazione di vita virtuale possono essere incredibilmente popolari e coinvolgenti. In seguito, molti giochi di simulazione hanno preso spunto dai Tamagotchi, dando vita a una nuova categoria di videogiochi chiamati “gioco di simulazione di vita” o “life simulation”. Pensiamo a The Sims, per esempio.

Nonostante il loro picco di popolarità negli anni ’90, i Tamagotchi non sono mai completamente scomparsi. Nel corso degli anni sono stati lanciati diversi modelli e versioni del giocattolo, sia per nostalgici adulti che per una nuova generazione di bambini. Inoltre, sono stati sviluppati adattamenti per smartphone e console di gioco, mantenendo viva la tradizione del Tamagotchi nel mondo digitale moderno.

Il gioco, seppur semplice e molto essenziale nelle possibilità di “gameplay”, ha non solo aperto la strada a molti esperimenti di simulazione ma ha anche rivoluzionato il mondo dell’handheld (Game Boy e affini) di pari passo con la diffusione tra i giovani di telefoni cellulari portatili sempre più piccoli e con la nascita del concetto di gioco “mobile”. Oggi rimane il simbolo dei cambiamenti di un’intera epoca.

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