Come vi abbiamo raccontato ieri, ad Hollywood è iniziato uno sciopero degli attori che protestano contro lo streaming e la I.A. (qui tutti i dettagli). Sono molti i gesti di solidarietà che stanno arrivando da ogni dove. Quello che ha fatto più rumore è sicuramente quello del cast di Oppenheimer che ha deciso di abbandondare il red carpet della premiere londinese del film nel momento in cui lo sciopero è entrato in vigore.
La premiere era stata infatti anticipata di circa un’ora prima che lo sciopero fosse annunciato dal sindacato. Ciò ha significato che le star hanno potuto fare alcuni eventi promozionali in anticipo, ma poi hanno lasciato l’evento prima che il film fosse proiettato. Dopo l’annuncio, le star non sono più autorizzate a svolgere alcun lavor ecco perché il cast ha deciso di non prendere più parte all’evento.
Cillian Murphy , che interpreta Robert Oppenheimer ha detto ai giornalisti:
Sono al fianco dei miei colleghi, è tutto quello che posso dirvi davvero, grazie.
La sua co-protagonista Florence Pugh è stato un po’ più disponibile, spiegando:
Sono stati alcuni giorni davvero molto tesi per molte persone, non solo per gli attori ma per tutti nel settore che saranno influenzati da questa decisione ma influenzati da una decisione necessaria. Allo stesso modo, le anteprime non sono solo per noi. Devono onorare un film, per onorare la troupe che li ha realizzati, quindi ci sentiamo fortunati di prenderne parte e anche fortunati di poter essere al fianco dei nostri colleghi nella decisione presa, e speriamo che qualcosa ne venga presto.
Kenneth Branagh ha aggiunto
Sappiamo che è un momento critico in questo momento nel settore e le questioni che sono coinvolte devono essere affrontate in conversazioni difficili. So che tutti nel settore stanno cercando di ottenere un accordo equo, questo è ciò che è richiesto, quindi lo sosterremo.
Anche il regista del film, Christopher Nolan, ha valutato la decisione di abbandonare la prima a Londra
Li avete visti qui prima sul tappeto rosso. Sfortunatamente, stanno andando a scrivere i loro cartelli di picchetto per quello che crediamo essere uno sciopero imminente della SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – Federazione americana degli artisti televisivi e radiofonici), unendosi a una delle mie corporazioni, la Writers Guild, in la lotta per salari equi per i lavoratori iscritti ai sindacati, e noi li sosteniamo
