La morte misteriosa di Scott Ruffalo, il fratello di Mark

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In seguito gli inquirenti dimostrarono che l’angolazione d’entrata del proiettile nella testa di Scott era irregolare e che quindi non aveva potuto spararsi da solo. Il crimine venne quindi ri-definito ufficialmente come omicidio, ma fino ad oggi non è mai stato possibile dimostrare il coinvolgimento diretto né dei due sospettati (poi lasciati liberi) né di nessun altro.

Shaha Adham è morta a sua volta, di overdose, nel 2012. Molto colpito dalla morte del fratello fu, ovviamente, l’attore Mark. Subito dopo l’avvenuto, nel 2010, avrebbe dovuto prendere parte al film Greenberg di Noah Baumbach, ma a causa della scomparsa di Scott si ritirò dal progetto in favore di Ben Stiller (il film fu comunque poi un fiasco).

Il resto lo sappiamo: Mark e la sua famiglia hanno affrontato il cordoglio e l’attore ha trovato un nuovo successo iniziando ad interpretare Hulk nel MCU a partire da Avengers (2012) e vedendosi affidare ruoli sempre più prestigiosi. Nel 2013 ha ricordato il fratello scomparso così: “Il suo charme, il suo spirito, il suo senso dello humor, la sua audacia”.

“Com’era grandioso con le donne. Come sembrava divorare la vita. Sto catturando solo un piccolo scorcio di lui. Ma penso di essere riuscito a rendergli onore in un modo molto bello. Era un ragazzo magnifico”. La carriera di Mark Ruffalo intanto prosegue sfolgorante: tra i suoi prossimi ruoli ci sono Poor Things, il nuovo film di Yorgos Lanthimos, e Mickey 17, il nuovo lavoro di Bong Joon-ho in uscita nel 2024.

Fonti: Medium, US Magazine

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