Scars Above Recensione: un atmosferico tps horror sci-fi

La recensione di Scars Above, l'horror sci-fi che segna l'esordio sul mercato videoludico dello studio di sviluppo Mad Head Games

Scars Above Recensione
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Una piramide grande quanto se non più di quella di Cheope, galleggia nello spazio proprio sopra il nostro caro pianeta natale. Quattro scienziati in cerca di risposte decidono che, dopo mesi e mesi di studi, è giunto il momento di provare a stabilire un primo contatto con la costruzione aliena. Qualcosa va storto, la navicella va in tilt mentre l’equipaggio entra nel panico. Pochi secondi dopo, Kathy, la protagonista di Scars Above, si risveglia da quello che avrebbe volentieri sperato fosse stato un semplice incubo (in realtà è appena tornata indietro dall’aldilà), in un pianeta a lei sconosciuto e con i suoi compagni di viaggio da ritrovare.

Scars Above ci ha molto divertito, nonostante alcune criticità che però non vanno mai realmente a intaccare l’esperienza confezionata da Mad Head Games al suo esordio sul mercato. Ed il merito va, in primis ma non solo, a una narrativa che mi ha stuzzicato e incuriosito quel tanto che basta da voler arrivare con ansia spasmodica al bramato finale per scoprire così il destino di Kathy e dei suoi colleghi. La narrazione segue rigidi binari, non esce mai fuori dalle righe ma riesce comunque a costruire un’avventura in terza persona sci-fi comunque solida e soddisfacente grazie anche a un sistema di shooting che, pur non urlando al miracolo, fa il suo sporco lavoro.

Tanta azione frenetica e soddisfacente

Ci rialziamo dopo l’atterraggio d’emergenza. Tutto sembra distrutto, non c’è traccia di vita umana ma abbiamo uno strano presentimento: qualcosa ci dice che non siamo soli su questo pianeta. Ci guardiamo intorno. Notiamo la proiezione di un essere alieno che sembra disposto ad aiutarci. Ci avvicino con fare cauto ma lui sparisce. Non possiamo perdere tempo, dobbiamo recuperare il nostro arsenale anche perché queste creature non sembrano affatto contente di averci qui con loro. Raccogliamo prima il nostro coltello in dotazione per il corpo a corpo – che useremo molto poco in combattimento – poi la nostra nuova scintillante arma, un mitra elementale che può sparare proiettili elettrici, ghiacciati e infuocati che, se combinati insieme, permettono di massimizzare il danno complessivo inferto: l’elettricità è utilissima contro i nemici bagnati dalla pioggia. Più passa il tempo, più questo fucile diventa possente tra le nostre mani.

Raggiungiamo una landa innevata in quello che sembrerebbe essere uno dei numerosi biomi di questo pianeta. C’è una specie di Yeti, frutto di un’evidente mutazione genetica, che si muove su una lastra di ghiaccio. Selezioniamo i proiettili di fuoco e spariamo alla superficie, creando un buco per farlo cadere nell’acqua. Arriva un’altra creatura con un punto debole luminoso sulla schiena. Le giriamo attorno sfruttando uno dei numerosi gadget a nostra disposizione che ci permette di rallentare il tempo e lo crivelliamo di colpi facendo così esplodere tutte le sue pustole di colore arancione.

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Dopo diversi scontri a fuoco alternati da stuzzicanti enigmi ambientali, arriviamo in una nuova area che si apre davanti a noi in tutta la sua magnifica oscurità. La terra inizia a vibrare sotto i nostri piedi. Probabilmente ci aspetta qualcosa di gigantesco, un mostro che sembra essere il risultato dell’ennesimo malsano esperimento – i boss sono davvero curati, ben fatti e divertenti da fronteggiare ad eccezione dell’ultimo, essenzialmente uno dei mini boss reso decisamente più enorme – che apre le sue gigantesche fauci pronto a inghiottirci per sempre.

Scars Above: Conclusioni

Per quanto all’apparenza Scars Above sembri essere una sorta di soulslike tps in stile Remnant From The Ashes (ve lo ricordate Remnant From The Ashes?) con check point di salvataggio ben distribuiti la cui attivazione fa risorgere i nemici sconfitti in precedenza, mappe interconnesse e gestione della stamina, in realtà non si tratta di uno sparatutto particolarmente difficile da portare a compimento (e sinceramente ci sentiamo di dirvi che è molto meglio così). Siamo morti tre volte in tutto in Scars Above, a livello normale, nelle quasi sette ore necessarie a raggiungere i titoli di coda.

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Abbiamo esplorato diverse mini aree facoltative dove abbiamo recuperato dei cubi (esperienza accumulabile che non si perde in caso di Game Over) che è possibile spendere in un folto albero delle abilità. In generale, durante il nostro lungo peregrinare, tra scorciatoie da sbloccare e puzzle da risolvere, non c’è mai stata quell’ansia tipica di incontrare chissà quale insuperabile minaccia. I nemici tendono a giocare ad acchiapparella, motivo per cui, negli spazi aperti, vi ritroverete spesso a correre in tondo aspettando di trovare il momento giusto per girarvi e sparare, quando la distanza tra voi e il mob è sufficiente per evitare il suo attacco (con un occhio però sempre rivolto alla stamina).

In quelli stretti invece – ad eccezione di un paio di occasioni in cui, per via dell’elevato numero dei nemici, la difficoltà si alza leggermente – sarà sufficiente sparare dalla distanza. L’interazione con l’ambiente e l’infinita potenza del fucile elementale sono due punti di forza della produzione che però potevano essere maggiormente sfruttati a livello di gameplay per diversificare in misura maggiore l’impasto ludico ideato da Mad Head Games. Pregevole invece il lavoro estetico, la nostra prova su Playstation 5 non ha mai dato problemi di sorta e la fluidità durante le sparatorie più concitate si sono mantenute salde a 60 frame per secondo.

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Scars Above | Testato su Playstation 5

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RECENSIONE
VOTO
7.3
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Andrea Baiocco
Amo la birra, il running e i videogiochi. Sogno un'Ipa al pub con Kratos e una scampagnata con Nathan Drake. Parlo di videogiochi anche sul mio sito web Freaking News (https://freaking.news/) e in Podcast su Spotify.
scars-above-recensioneScars Above si è rivelato uno sparatutto in terza persona più che piacevole, di quelli vecchia scuola e fuori dal tempo che raggiunge il suo apice esperienziale quando la storia si sblocca e immerge il giocatore in un'appassionante racconto sci-fi