Sam Raimi: tutti i Film dal Peggiore al Migliore [LISTA]

Ecco la nostra personale classifica dei film di Sam Raimi, un regista amatissimo che ha regalato al mondo perle indimenticabili

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5) La Casa 2, 1987

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Pochi anni dopo il massiccio successo del primo capitolo, Sam Raimi riesce ad ottenere un budget superiore rispetto a quello quasi ridicolo del film precedente e dà vita ad uno degli horror comedy più divertenti mai realizzati, uno di quei film che farà scuola per gli anni a venire. Bruce Campbell ritorna nei panni di Ash Williams, portando a termine un’evoluzione che lo porterà a essere lo spaccone armato di fucile e motosega del quale siamo tutti ferocemente innamorati.

Raimi ha capito di poter osare ancora di più rispetto al primo film e dunque, ovviamente, lo fa. Le inquadrature sono ancora più rapide e frenetiche, le soggettive ancora più delirantemente massicce, il sangue sgorga a fiotti da ogni dove e i momenti di pura splastick, come quelli ormai celeberrimi nei quali Ash combatte contro la sua stessa mano, sono tra i più spassosi dell’intera saga.

Cadaveri senza testa danzanti, scene quasi da cartone animato, il tutto legato insieme dalla faccia da schiaffi di Bruce Campbell rendono La Casa 2, come tutta la saga del resto, uno di quei film da guardare, riguardare e riguardare ancora. Ah si, ora siamo pronti per il Medioevo, vero Signore dalle strane mutande?

4) Darkman, 1990

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Ben prima del successo della Trilogia di Spider-Man, Sam Raimi aveva già bene in mente come si girasse un film di supereroi. Sebbene Darkman non sia tratto da nessun fumetto, la pellicola può e deve essere annoverata tra i grandi capolavori del genere. In quest’opera il cineasta del Michigan mostra tutta la sua feroce cinefilia, citando decine e decine di film, senza mai tuttavia rischiare di replicare o copiare opere ben più famose. Dal Fantasma dell’Opera a Elephant Man, passando per Freaks e L’Uomo Invisibile. Ognuno di questi film, sedimentati nel cuore di Raimi diviene un tassello di un film semplicemente perfetto.

Un Liam Neeson in grande spolvero si getta per le vie di Los Angeles alla ricerca di vendetta in una storia dark, che più dark non si può. Un cattivo spietato, una città marcia e sporca, un uomo ricoperto di bende e mantelli che corre dando la caccia a tutti quelli che lo hanno maltrattato. I soliti escamotage della cinemtaografia di Sam Raimi sono sempre lì, belli da vedere e in grado di creare un contesto perfetto ad una storia che è talmente tanto ispirata da decine di altre da divenire unica e iminitabile.

Il regista tocca il punto di genio massimo in due scelte vincenti. La prima, narrativa, di recidere i nervi al protagonista per non fargli sentire il dolore dovuto alle tremende ustioni che ha su tutto il corpo. Cosa cheo richiede un surplus di adrenalina che si traduce in reazioni esagerate e violente rese sullo schermo in modo violento, grottesco e, come sempre, impeccabile. Il secondo riguarda il design del nostro Peyton Westlake che dopo essere stato torturato e sfreggiato dalle fiamme, viene ricoperto di bende che cadono sempre più mano mano che il film va avanti. Il tutto per dare quella sensazione di scoperta allo spettatore che non può fare a meno di guardare con aria ammirata e stupita un film meraviglioso. Immancabile.

3) La Casa, 1981

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Se voleste una perfetta rappresentazione di come si possa creare un cult immortale con pochi attori e ancor meno soldi, non allontanatevi da qui. Perchè se Sam Raimi è diventato quello che è oggi, il merito è da ricercare in gran parte nel suo primo, indimenticabile lungometraggio. Con un giovanissimo Bruce Campbell e un budget assolutamente ridicolo, il cieasta riesce a tirare fuori una perla destinata a diventare un cult immortale.

I movimenti di macchina veloci, i primi piani intensi, le soggettive durante gli inseguimenti, momenti divenuti nel futuro marchio di fabbrica di Raimi in questo film si mostrano in tutta la loro strabordante bellezza mettendo quasi in secondo piano i dialoghi. Il sangue infine, la violenza smodata ma resa in modo quasi comico grazie anche al geniale e irriverente personaggio di Ash, fa il resto. La Casa è una personificazione dell’amore del suo regista, di ciò che ha sempre sognato di fare e che ha realizzato solo per divertimento pensando che tanto, nessuno avrebbe mai visto questo film. Iconico e leggendario come pochi altri.

2) Soldi Sporchi, 1998

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Alla fine degli anni ’90 Sam Raimi raggiunge la piena maturità artistica e tira fuori un film che all’apparenza potrebbe sembrare lontano dai suoi canoni ma che invece si mischia perfettamente con lo stile registico ormai sedimentato e rodato del cineasta del Michigan. Una trama che si potrebbe pensare fuoriesca da un’opera dei fratelli Coen, con protagonisti inetti che, una stupidaggine dopo l’altra, mandano in malora la loro intera esistenza, ma che invece viene portata in fondo da Raimi con personalità e con uno stile inequivocabile.

Le poche scene d’azione sono tutte giocate su primi piani e inquadrature rapide, classico del suo cinema e anche i dialoghi sono rapidi e concitati. Il tutto crea un ritmo che non potrà che tenervi incollati allo schermo. Una fotografia fredda, quasi asettica, che richiama il gelo invernale nel quale la storia si svolge e che permette allo spettatore di osservare in modo totale e completo lo sviluppo della storia. Punto di forza assoluto, sicuramente, gli attori. Billy Bob Thornton, specialmente, in totale stato di grazia viene diretto in modo magistrale e funge da collante dell’intera struttura narrativa, sobbarcandosi le scene più emotivamente intense di tutta la pellicola.

Un’opera davvero maiuscola che mostra tutto il talento di un regista in grado di divertire con sangue, demoni e violenza ma anche di costruire un’architettura narrativa di livello altissimo degna di essere annoverata tra i migliori film del suo periodo.

1) L’Armata delle Tenebre, 1992

sam raimi larmata delle tenebre

Dammi un pò di zucchero baby!

Nell 1992 Sam Raimi riesce a realizzare il film della sua vita, L’Armata delle Tenebre. Uno di quei mix di azione, comicità, horror e divertimento come pochi se ne sono visti nella storia del cinema. La folle interpretazione del fido Bruce Campbell, all’apice del suo inarrivabile e sbrufonnegiante successo, la trama talmente fuori di testa da divenire un cult immortale, le citazioni ripetute a memoria da almeno 3 generazioni di cinefili. Raimi ha messo tutto sè stesso in questo film e l’amore provato dal regista è visibile in ogni frame.

Il cineasta decise di utilizzare principalmente effetti artigianali e questo diede a L’Armata delle Tenebre il feeling e le atmosfere che lo hanno reso immortale e perfettamente godibile anche visto 30 anni dopo. La fotografia scura e di stampo tipicamente horror che si staglia dietro ad un protagonista dallo sguardo folle che falcia creature della notte con una motosega al posto della mano danno vita a contrasti e a momenti semplicemente indimenticabili.

Se molti di noi, guardando al cinema Doctor Strange nel Multiverso della Follia hanno pensato, in certi momenti, di star rivedendo L’Armata delle Tenebre a distanza di così tanti anni, qualcosa dovrà pur dire, non trovate?

Che ne pensate della nostra classifica? Siete d’accordo con noi? Ditecelo nei commenti.