10 composizioni di musica classica che conoscete bene senza saperlo

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Anche dopo centinaia di anni, la musica classica si insinua nelle nostre vite ogni giorno. A volte in contesti poco ortodossi, per esempio nelle pubblicità. A volte in situazioni più canoniche, per esempio nei film o nelle serie tv, magari reintepretata con un nuovo significato artistico. Altre volte ancora, le canzoni rock e pop moderne ne fanno ampio uso, specie quando i discografici sono a corto di idee. Ne consegue che molti di noi, pur non essendo ascoltatori dediti a questa musica, ne conoscono diversi motivi proprio tramite gli esempi appena fatti.

Non occorre essere un appassionato di musica, o aver studiato al conservatorio, per conoscere e riconoscere queste dieci grandi composizioni. Potete ascoltarle tutte in fondo all’articolo, dove troverete il link Spotify per la playlist da noi curata a questo proposito. Per questa ed altre playlist, non scordate di seguirci sul nostro canale Spotify ufficiale.

Claude Debussy – Clair De Lune

La più celebre composizione di Debussy, legata musicalmente al movimento dell’Impressionismo francese (da non confondersi con l’omonimo stile pittorico del XIX sec.). Si tratta del terzo movimento della Suite Bergamasque, composta nel 1890 ma rivista e riscritta nel 1905. Il titolo del movimento prende il nome dal poema omonimo di Paul Verlaine. Il Clair De Lune è stato scritto in 9/8.

Dmitrij Šostakovič – Suite per orchestra di varietà, Valzer No. 2

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Il settimo movimento di questa raccolta di composizioni di Šostakovič (per anni confusa con la perduta Suite per orchestra jazz n. 2), è l’opera più nota, anche se forse non la più significativa, del compositore russo. L’intera suite, assieme al valzer, è stata eseguita per la prima volta nel 1988. Grande notorietà postuma è stata conferita all’autore dopo l’utilizzo di questa musica nel film Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick.

Edvard Grieg – Nell’antro del re della montagna

Spesso non si collega quest’opera ad un contesto classico, per via dell’atmosfera farsesca e dello stile rocambolesco. Eppure il poema drammatico Peer Gynt, di Henrik Ibsen, venne rappresentato con le musiche di Evdard Grieg per la prima volta nel 1876. Questa sezione dell’opera, assieme a Il mattino, rappresenta l’apice della produzione del compositore norvegese.

Franz Liszt – Sogno d’amore No. 3

Il terzo dei tre lavori per piano di Franz Liszt (1850) è anche il più popolare. Forse un po’ meno noto ad un pubblico ampio, risulterà tuttavia riconoscibile per chi possiede orecchio fino.

Johannes Brahms – Danza ungherese No. 5

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La quinta è la più famosa delle ventuno danze ungheresi composte da Brahms nel 1869. Come da titolo, la composizione riprende le sonorità tradizionali della musica dell’Ungheria (che all’epoca era parte dell’Impero Austro-Ungarico). Questa musica è immediatamente riconoscibile per il suo ritmo frenetico (Allegro – Vivace) e per la sua ballabilità.

Carl Orff – Carmina Burana, O Fortuna

Nel 1935-36, in pieno nazismo, il compositore tedesco Carl Orff riprese la collezione di poemi medievali chiamata Carmina Burana, e ne trasse la cantata omonima. La sezione O Fortuna, che apre l’opera, è ancora oggi la più celebrata. Immediatamente riconoscibili sono i toni epici e altisonanti di questa musica.

Sergei Prokofiev – La danza dei cavalieri

Questo è il nome dato ad una sezione particolare del Romeo e Giulietta di Prokofiev, ovviamente traduzione in musica dell’omonima tragedia di William Shakespeare. I caratteri russi emergono in questa parentesi musicale altamente riconoscibile, ripresa non a caso da molti gruppi progressive rock, e non solo.

Johann Pachelbel – Canone in Re

Una delle più antiche composizioni riconoscibili dal grande pubblico, il Canone di Pachelbel viene fatto risalire ad una data compresa tra il 1680 e il 1706 (poco prima di Bach, per intenderci). Tuttavia, è stata tramandata a noi tramite un manoscritto del secolo XIX, per cui le sue origini sono incerte.

Léo Delibes – Duetto dei fiori

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Il duetto vocale “dei fiori”, per soprano e mezzo-soprano, è parte dell’opera Lakmé del compositore francese Léo Delibes. Presenta uno stile che è simbolico della musica romantica dell’epoca, ed è immediatamente identificabile per le sue armonie vocali.

Luigi Boccherini – Minuetto

Il minuetto di Boccherini, pubblicato nel 1775, è forse la composizione più celebre che risponde a questa forma musicale, la quale affonda le sue radici in uno stile di danza francese. Si tratta del terzo movimento del suo Quintetto per archi in Mi.

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