Il fenomeno globale delle bambole Labubu si prepara a conquistare anche il grande schermo. Dopo aver dominato il mercato del collezionismo e i trend social degli ultimi mesi, il marchio cinese si avvia verso una nuova fase della propria crescita: l’adattamento cinematografico.
Sony Pictures ha infatti acquisito i diritti cinematografici del marchio cinese e intende sviluppare un lungometraggio – e potenzialmente un intero franchise – basato sulle celebri e onnipresenti bambole che, nell’ultimo anno, sono diventate un’autentica ossessione della cultura pop.
Il progetto è ancora in una fase iniziale, senza talent o produttori collegati, e al momento Sony Pictures non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Sebbene Labubu sia approdata sul mercato nel 2015, la linea di statuette zannute da collezione ha conosciuto un’esplosione di popolarità solo di recente: prima all’interno di una nicchia cult, poi come oggetto del desiderio del grande pubblico, travolto dalla mania del “non lasciarsela scappare”. I giocattoli, prodotti dall’azienda cinese Pop Mart, sono venduti in formato blind-box, una modalità che mantiene segreto il personaggio acquistato fino all’apertura e che ha alimentato un florido mercato secondario, spesso costoso e competitivo.
La crescita esponenziale del brand è stata trainata anche da numerose sponsorizzazioni di celebrità, in particolare nel mondo del K-pop.
Labubu è la mia creatura – ha detto Lisa delle Blackpink in un’intervista a Teen Vogue all’inizio di quest’anno.
Anche lo sport professionistico ha contribuito alla visibilità del fenomeno: il giocatore NBA Dillon Brooks è stato visto indossare un Labubu come ciondolo mentre si recava a una partita dei playoff lo scorso maggio.
Mi piacciono i Labubu. Ne ho circa quattro – ha raccontato Brooks in un’intervista a ottobre. Mi piace il trend. Sono cool e… ehm… sono carini
Lo sviluppo di un lungometraggio richiede anni di lavoro: per questo l’acquisizione dei diritti da parte di Sony Pictures rappresenta una scommessa sulla capacità del marchio Labubu di mantenere la propria rilevanza culturale nel tempo e di attrarre un pubblico cinematografico globale.