Parla Morgan Freeman
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L’avanzata delle tecnologie vocali basate sull’intelligenza artificiale sta generando un crescente dibattito a Hollywood. Tra i protagonisti più critici c’è Morgan Freeman, che negli ultimi mesi ha espresso con fermezza il proprio disappunto per l’uso non autorizzato della sua voce. Le sue dichiarazioni si inseriscono in un contesto più ampio, in cui sempre più attori rivendicano tutela e controllo sulla propria identità digitale.
Morgan Freeman ha recentemente dichiarato al Guardian di essere infastidito dal fatto che l’intelligenza artificiale stia ricreando la sua voce iconica senza il suo consenso. Il premio Oscar ha affermato che i suoi “avvocati sono stati molto, molto impegnati” negli ultimi tempi per rimuovere dal web gli utilizzi non autorizzati della sua voce.
Sono un po’ incazzato – ha detto Morgan Freeman. Sono come qualsiasi altro attore: non imitarmi con falsità. Non lo apprezzo e vengo pagato per fare cose del genere, quindi se lo fai senza di me, mi stai derubando
Non è la prima volta che l’attore si scaglia contro le imitazioni vocali generate dall’IA. Già nel giugno 2024, Morgan Freeman aveva ringraziato i fan su X per aver segnalato contenuti pubblicitari che sfruttavano una voce sintetica modellata sulla sua senza autorizzazione. All’epoca aveva scritto:
Grazie ai miei incredibili fan per la vostra vigilanza e il vostro supporto nel denunciare l’uso non autorizzato di una voce artificiale che mi imitava. La vostra dedizione aiuta a mantenere autenticità e integrità al primo posto. Vi sono grato
Morgan Freeman si unisce così alla lunga lista di attori che hanno denunciato l’impiego non autorizzato della propria immagine o voce da parte dell’intelligenza artificiale. Scarlett Johansson è stata una delle figure più esposte nella battaglia, criticando OpenAI per aver utilizzato una voce giudicata troppo simile alla sua dopo aver rifiutato l’offerta dell’azienda di usare la sua voce originale. Johansson si era detta “scioccata” e “arrabbiata” dalla decisione.
Non tutti, però, sono contrari alle tecnologie vocali. Alcune star, come Matthew McConaughey e Michael Caine, hanno scelto di collaborare attivamente, firmando contratti con ElevenLabs per produrre repliche digitali ufficiali delle proprie voci.
L’attore sta intanto promuovendo il suo ruolo nel film Now You See Me: Now You Don’t. Freeman è apparso in tutti e tre i capitoli del franchise, e quello in uscita nel 2025 sarà l’unico film a cui prenderà parte nell’anno, un fatto insolito per lui. Anche a 88 anni, infatti, Freeman ha mantenuto una media di tre film all’anno negli ultimi tempi.
A volte l’idea della pensione mi sfiorava, ma non appena il mio agente mi diceva che c’era un lavoro o che qualcuno mi voleva o che mi aveva fatto un’offerta, tutto tornava a essere come prima: quanto mi avrebbero pagato, dove saremmo andati? – ha raccontato al Guardian. L’appetito c’è ancora. Ammetto che si è un po’ affievolito. Ma non abbastanza da fare una vera differenza
Che ne pensate?