Rockstar finisce al centro delle polemiche
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Un videogioco di grandi dimensioni come GTA 6 rappresenta un’impresa colossale che richiede enormi risorse economiche, tempi di sviluppo lunghi e una quantità immensa di talento e coordinazione. Tuttavia, l’industria videoludica continua a scontrarsi con gravi difficoltà nel garantire condizioni di lavoro eque, specialmente nelle fasi finali dei progetti, quando gli sviluppatori sono spesso costretti a fare straordinari per rispettare le scadenze.
Negli ultimi anni, queste problematiche hanno spinto molti lavoratori del settore a unirsi in sindacati, cercando di ottenere tutele migliori. Alcune aziende hanno iniziato a introdurre cambiamenti positivi, ma non sempre parlare apertamente porta benefici: in certi casi, chi denuncia si trova di fronte a ripercussioni interne.
Secondo recenti segnalazioni, decine di dipendenti di Rockstar Games sarebbero stati licenziati la scorsa settimana con l’accusa di “grave cattiva condotta”. Lo sviluppatore sostiene che i lavoratori avessero diffuso materiale riservato, ma le persone coinvolte dichiarano invece di aver tentato di organizzare un sindacato, ritenendo che i licenziamenti siano stati un modo per soffocare tali iniziative.
Un attuale dipendente di Rockstar, rimasto anonimo ma verificato dai moderatori dei forum di GTA, ha parlato apertamente della situazione interna. Secondo quanto riferito, i licenziamenti sarebbero avvenuti in modo improvviso, senza prove concrete né spiegazioni dettagliate da parte delle Risorse Umane. L’anonimo afferma inoltre di non aver mai visto né sentito parlare di fughe di notizie che potessero giustificare una misura così drastica, ipotizzando che tutto sia legato a una disorganizzazione delle iniziative sindacali.
Il clima all’interno degli studi di Rockstar Games sarebbe ormai segnato dalla paura e dalla sfiducia.
Quelli di noi che sono fortunati e per ora rimangono lavorano nella paura – ha raccontato il dipendente. Siamo timorosi quando parliamo tra di noi durante la pausa tè, timorosi di essere i prossimi a essere licenziati, troppo spaventati per uscire dallo studio o parlare con i colleghi che protestano, per paura di rappresaglie. Il morale in studio è a terra. Quando dovremmo essere entusiasti di ciò che ci aspetta l’anno prossimo, ora siamo completamente demoralizzati e la fiducia negli altri è distrutta
Il malcontento arriva in concomitanza con la notizia del rinvio di GTA 6, ora previsto per novembre 2026, sei mesi dopo la precedente finestra di uscita fissata a maggio. Mentre alcuni sperano che il posticipo serva ad alleviare il famigerato “crunch” — ovvero i turni di lavoro estenuanti — molti temono che il problema possa persistere per mesi.
Il dipendente anonimo ha inoltre denunciato un “peggioramento del crunch” e “retribuzioni inadeguate”, tra le principali questioni che i lavoratori sperano di risolvere attraverso la contrattazione sindacale con la dirigenza di Rockstar.
Rockstar Games non è nuova a polemiche legate alle condizioni di lavoro. Già nel 2010, durante lo sviluppo di Red Dead Redemption, i dipendenti di Rockstar San Diego avevano pubblicato una lettera in cui denunciavano giornate lavorative di 12 ore, inclusi i weekend. Situazioni simili si sono verificate anche durante lo sviluppo di GTA 5 e Red Dead Redemption 2.
Dopo l’uscita di quest’ultimo, sembrava che lo studio avesse migliorato le condizioni interne, ma i dipendenti aspettavano di vedere se questi progressi sarebbero stati mantenuti fino al completamento di GTA 6.
Che ne pensate?