È morto il 3 novembre 2025 all’età di 84 anni l’ex vice-presidente degli Stati Uniti Dick Cheney, figura centrale della politica americana dell’ultimo mezzo secolo. La famiglia ha comunicato che Cheney è deceduto la scorsa sera a causa di complicazioni dovute a polmonite e patologie cardiache e vascolari. Al suo fianco, la moglie Lynne (con la quale era sposato da 61 anni), le figlie Liz e Mary e altri familiari.
Dick Cheney è stato vice-presidente dal 2001 al 2009 sotto l’amministrazione George W. Bush, servendo come 46° inquilino della Casa Bianca. In precedenza aveva ricoperto ruoli quali segretario alla Difesa dal 1989 al 1993 nell’amministrazione del presidente George H. W. Bush. La sua carriera iniziò come capo dello staff della Casa Bianca sotto il presidente Gerald Ford negli anni ’70, quindi fu deputato del Wyoming e manager politico nei decenni successivi.
Come vice-presidente, Dick Cheney fu una figura di grande influenza nell’amministrazione Bush, soprattutto dopo gli attentati dell’11 settembre. Fu uno dei principali sostenitori dell’intervento in Iraq nel 2003, convinto che il regime di Saddam Hussein fosse collegato al terrorismo internazionale. La sua visione del potere esecutivo, della sorveglianza, delle tecniche di interrogatorio e della risposta post-9/11 gli valsero sia elogi sia dure critiche: venne descritto come uno dei vicepresidenti più potenti della storia americana, ma anche come artefice di politiche ritenute da molti extracostituzionali o aggressive.
Negli anni dopo la presidenza attiva, Dick Cheney mantenne un profilo pubblico meno centrale, ma tornò alla ribalta politica quando, insieme alla figlia Liz Cheney, divenne critica nei confronti di Donald Trump. In vista delle elezioni presidenziali del 2024, dichiarò che «non c’è mai stato un individuo che rappresenti una minaccia maggiore per la nostra repubblica di Donald Trump», accusandolo di aver tentato di «rubare le ultime elezioni usando bugie e violenza». In quella occasione, sostenne la candidatura della democratica Kamala Harris.
Dick Cheney lascia una traccia profonda nella storia degli Stati Uniti: da un lato, quella di un operatore politico esperto e potente, capace di entrare nei corridoi del potere e plasmarli; dall’altro, un simbolo delle controversie sull’uso del potere esecutivo, delle guerre preventive e della limitazione delle libertà civili in nome della sicurezza nazionale.