La signora 76enne campana aveva lamentato nella denuncia contro Ferragni: “Lesione della fiducia e della buona fede con la mortificante percezione di essere stata strumentalizzata per fini commerciali”
Chiara Ferragni ha dovuto risarcire, non si sa per quanto, una signora campana di 76 anni, che si è sentita presa in giro dopo aver acquistato uno dei famosi pandori per beneficenza e aver scoperto tutto quello che emerso in seguito allo scoppio del cosiddetto Pandoro-Gate, una vicenda che ha visto il progressivo crollo dell’impero dell’imprenditrice e della sua popolarità.
La signora, anonima, si è costituita parte civile assieme a due associazioni di consumatori e ha affermato di aver ai tempi, nel ’22, acquistato il pandoro in questione “spinta da una particolare sensibilità verso le iniziative benefiche“. La differenza di prezzo tra il pandoro “griffato” e quello normale era di 9,37 euro contro 3,68.

