Una domenica piena di emozione e solidarietà quella appena trascorsa all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove i piccoli degenti hanno ricevuto una visita inaspettata e davvero speciale. A sorprenderli è stata l’attrice e regista Angelina Jolie, premio Oscar e da anni impegnata in prima linea nelle cause umanitarie, in particolare nella difesa dei diritti dei rifugiati e dei bambini vittime di guerra.
Durante la visita, Angelina Jolie ha voluto incontrare personalmente i piccoli pazienti ricoverati e il personale sanitario che ogni giorno si prende cura di loro. Tra sorrisi, strette di mano e parole di incoraggiamento, l’artista ha mostrato grande sensibilità e attenzione, soffermandosi nei reparti e ascoltando le storie dei bambini e delle loro famiglie.
Come raccontato dallo stesso ospedale in un post sui propri canali social, la star si è detta profondamente toccata non solo dal livello delle cure offerte, ma anche dalla missione di accoglienza che contraddistingue il Bambino Gesù: un luogo dove arrivano piccoli pazienti da ogni parte d’Italia e del mondo per ricevere assistenza. Nelle immagini condivise online, si vede l’attrice che stringe con dolcezza le mani di un bambino nel suo lettino e dialoga con i medici e gli infermieri, manifestando sincera ammirazione per il loro lavoro.
Grazie alla rete di case famiglia e all’impegno dei mediatori culturali – si racconta nel post – l’ospedale accoglie bambini e famiglie provenienti anche da territori in guerra, che trascorrono mesi in ospedale
Dal canto suo, Angelina Jolie ha espresso tutta la propria gratitudine:
Sono grata ai medici e agli infermieri italiani per le cure che hanno prestato ai bambini che ho incontrato. Devono esserci livelli di assistenza molto più elevati per aiutare i bambini feriti, sfollati e vulnerabili in tutto il mondo, dove il numero di persone colpite dalla guerra non è mai stato così alto
La visita si è conclusa con un ringraziamento speciale da parte dell’ospedale:
Una rete di solidarietà che al Bambin Gesù non lascia mai soli i pazienti, i loro genitori e i fratellini. Grazie per essere passata a trovarci