A cura di Sara Tersigni
Seguiteci sempre anche su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp!
Ecco la nostra recensione della seconda stagione di Nobody Wants This, apprezzatissima serie di Netflix
A cura di Sara Tersigni
Seguiteci sempre anche su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp!
È uscita oggi, 23 ottobre su Netflix, la seconda stagione di Nobody Wants This con Kristen Bell e Adam Brody. Una stagione che continua a tenere centrale il tema della vita di coppia e delle difficoltà che ne derivano, attraverso una sceneggiatura leggera e coinvolgente. Prima però di affrontare questo secondo atto è fondamentale fare un passo indietro, per ricordare a che punto era rimasta la storia.
Durante la prima stagione il pubblico segue la relazione difficile tra Joanne, una podcaster di successo e Noah, un rabbino al passo coi tempi. Le loro personalità opposte, i dubbi e le insicurezze mostrano un match non proprio compatibile, tanto che nell’ultimo episodio i due provano a lasciarsi, anche se con poco successo.
Il motivo principale è che Joanne non vuole convertirsi all’ebraismo, mentre lui, molto attaccato alla religione, ci tiene particolarmente. L’amore di Noah però è talmente forte che lo porta a pensare di rinunciare a tutto per lei, finendo questa prima stagione con loro che tornano insieme, portandosi dietro un bagaglio fatto di difficoltà in una storia imperfetta e molto reale.
Successivamente a questa prima parte si entra nella seconda stagione con una domanda: ma funzionerà davvero tra Joanne e Noah? La creatrice della serie, Erin Foster, affronta, in questi nuovi 10 episodi, i loro problemi in modo più ampio, mostrando quanto siano difficili le relazioni e mettendo in primo piano anche altri personaggi, già conosciuti nella prima stagione, con le loro storie d’amore come il fratello di Noah, Sasha (Timothy Simons) che non sta passando un bel momento nel suo matrimonio con Esther e la sorella di Morgan (Justine Lupe) alle prese con il suo nuovo fidanzato un po’ particolare.
Nobody Wants This cerca di esplorare in profondità i motivi per cui le cose non vanno, cosa fare e cosa non fare, i compromessi e le mille battaglie per capire se stessi e per arrivare a stare con qualcuno, a volte anche fingendo e nascondendo parti di se. A questo punto la domanda sorge spontanea, ma è davvero così? Le difficoltà possono essere superate grazie all’amore, questo si, ma forse se c’è un’incompatibilità di fondo o una relazione è arrivata al culmine è il caso di chiudere.
Nobody Wants This è un mix tra quelle che sono le relazioni di oggi, effimere e poco durature e le relazioni di una volta, tutte proiettate nel far funzionare le cose, anche quando non vanno. Nessuna delle coppie presenti è così compatibile e tutto risulta sempre forzato con ben poca chimica da mostrare sul piccolo schermo. Una serie che fa sicuramente riflettere, arrivando a pensare anche quante altre combinazioni sarebbero meglio di queste, come quella tra Sasha e Morgan in grado di trasmettere una chimica evidente e naturale, rendendoli forse i più interessanti dell’intero show, due individui che diventano sempre più amici ma che non sempre risultano essere tali.
La sceneggiatura di Nobody Wants This è semplice e profonda allo stesso tempo, in grado di tenere alta la curiosità del pubblico, riuscendo anche a farlo ridere e divertire, nonostante alcuni concetti sulle relazioni non siano proprio sempre corretti. La serie riesce a trasmettere ciò anche grazie alla bravura degli attori. In questa seconda stagione, oltre ai membri originali, già visti nella prima, come Adam Brody, Kristen Bell, Timothy Simons, Justine Lupe, Jackie Tohn, Stephanie Faracy, Michael Hitchcock, Tovah Feldshuh, Paul Ben-Victor e Stephen Tobolowsky, ci sono delle new entry come Leeighton Mester (vera moglie di Adam Brody), Miles Fowler, Alex Karpovsky, Seth Rogen e Kate Berlant.
Insomma Nobody Wants This è carina solo che mostra relazioni non così autentiche, si vuole portare avanti qualcosa che spesso non funziona. L’amore, anche quello reale e non sdolcinato da commedia americana, è semplice, spontaneo, senza troppi compromessi o forzature. Ci sono momenti in qui questo concetto è chiaro e altri invece in cui è meno chiaro. Sicuramente c’è molta curiosità e voglia di capire come andranno le cose!