Boots, il Pentagono si scaglia contro la nuova serie Netflix

La nuova serie Netflix Boots scatena polemiche: i funzionari del Pentagono dell’amministrazione Trump la definiscono “spazzatura woke”

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Il Pentagono si scaglia contro Boots

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La nuova serie Netflix Boots, tratta da una storia vera e incentrata su una recluta adolescente gay non dichiarata, ha scatenato polemiche negli Stati Uniti. I funzionari del Pentagono dell’amministrazione Trump hanno infatti criticato duramente il dramma militare, definendolo “spazzatura woke” e accusando la piattaforma di streaming di promuovere un’agenda ideologica.

Il portavoce del Pentagono, Kingsley Wilson, in una dichiarazione rilasciata a Entertainment Weekly, ha affermato:

Sotto la guida del Presidente Trump e del Segretario [Pete] Hegseth, l’esercito statunitense sta tornando a ripristinare l’ethos del guerriero. I nostri standard generali sono d’élite, uniformi e neutrali rispetto al sesso, perché al peso di uno zaino o di un essere umano non importa se sei un uomo, una donna, gay o eterosessuale. Non comprometteremo i nostri standard per soddisfare un’agenda ideologica, a differenza di Netflix, la cui leadership produce e fornisce costantemente spazzatura woke al proprio pubblico e ai propri bambini.

Boots: la trama e il significato sociale

Boots è basata sul libro di memorie The Pink Marine di Greg Cope White ed è disponibile su Netflix dal 9 ottobre. La serie racconta la storia di Cameron Cope, interpretato da Miles Heizer (noto per Tredici), che decide impulsivamente di arruolarsi nell’esercito insieme al suo migliore amico Ray McAffey (Liam Oh) negli anni ’90.

La storia è ambientata quattro anni prima dell’introduzione della controversa politica “Don’t Ask, Don’t Tell” del presidente Bill Clinton. Nel cast figurano diversi attori apertamente gay, tra cui Angus O’Brien, nel ruolo di un soldato con un atteggiamento da “boyboy”, e Max Parker, che interpreta un sergente istruttore non dichiarato.

Le parole di Miles Heizer

Durante un’intervista a Variety, Miles Heizer ha spiegato come la serie abbia assunto un significato più profondo nel contesto politico e sociale attuale:

Quando abbiamo iniziato le riprese della serie [nel 2023], non credo che intendessimo trasmettere un messaggio così attuale. Ma poi, ovviamente, mentre la stavamo girando, sono iniziate ad accadere tutte queste cose. È molto interessante che Boots faccia luce su ciò che sta realmente accadendo oggi, anche se la serie è ambientata nel 1990. È sconvolgente. È anche fantastico avere un team composto prevalentemente da persone queer dietro le quinte. Avere così tante persone e donne queer che si uniscono per realizzare questo spettacolo, penso sia molto raro.

Che ne pensate?