Il cantante Ian Watkins morto dopo un’aggressione in carcere

Ian Watkins, ex frontman dei Lostprophets condannato per gravi reati sessuali, è morto a 48 anni dopo un’aggressione nel carcere di Wakefield

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Credits: Getty/Metal Hammer
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Ian Watkins stava scontando una pena detentiva di 29 anni 

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L’ex cantante dei Lostprophets, Ian Watkins, è morto in seguito a un’aggressione avvenuta nella prigione di massima sicurezza HMP Wakefield, nello Yorkshire. Watkins, 48 anni, stava scontando una pena di 29 anni per numerosi reati sessuali, tra cui il tentato stupro di un neonato. La polizia del West Yorkshire ha confermato che la squadra omicidi e la squadra investigativa principale stanno indagando sull’accaduto.

La condanna di Ian Watkins

Nel dicembre 2013, Ian Watkins era stato dichiarato colpevole di 13 capi d’accusa legati ad abusi sessuali su minori. Tra questi figuravano tre accuse di violenza sessuale, sette per la produzione, detenzione e diffusione di immagini indecenti di bambini, e una per il possesso di materiale pornografico estremo che ritraeva un atto sessuale con un animale.

Durante la sentenza, il giudice Royce aveva sottolineato la gravità del caso, affermando che Ian Watkins aveva “aperto nuove strade” nella depravazione e rappresentato “un’influenza corruttrice”, mostrando una totale mancanza di rimorso.

Aggressioni in carcere

Non è la prima volta che Ian Watkins era stato preso di mira all’interno del carcere. Nel 2023, l’ex frontman era stato accoltellato e preso in ostaggio da tre detenuti, riportando ferite gravi che avevano richiesto il suo ricovero d’urgenza. L’aggressione di questa mattina, però, si è rivelata fatale: il personale penitenziario ha allertato la polizia dopo il ritrovamento del corpo, e l’uomo è stato dichiarato morto sul posto.

La carriera con i Lostprophets e la reazione del pubblico

Ian Watkins aveva conosciuto la fama internazionale come leader dei Lostprophets, band gallese che aveva venduto milioni di copie in oltre vent’anni di carriera. Il gruppo era noto per successi come Last Train Home. Dopo l’arresto e la condanna di Watkins, la band si era sciolta, e i membri rimasti avevano formato i No Devotion insieme al cantante americano Geoff Rickly.

Le parole del NSPCC

In seguito alla condanna, Des Mannion, responsabile nazionale del servizio NSPCC per il Galles, aveva commentato:

Watkins ha usato il suo status e la sua fama mondiale come mezzo per manipolare le persone e abusare sessualmente dei bambini. Ma dobbiamo comunque ricordare che questo caso non riguarda le celebrità, riguarda le vittime. E queste vittime sono bambini. Gli effetti di questi crimini possono durare tutta la vita e ci sono molti altri bambini, vittime di Ian Watkins o di altri come lui, che hanno disperatamente bisogno del nostro aiuto.

Che ne pensate?