Il biografo di Ed Gein distrugge la serie: “Devia selvaggiamente dalla realtà”

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Parla il biografo di Ed Gein, Harold Schechter: “Una percentuale molto grande dello show è semplicemente inventata di sana pianta”

Il biografo Harold Schechter, 77 anni, entra a gamba tesa nel dibattito sulla serie su Ed Gein di Netflix, che ha finora incontrato lo sfavore di critica e pubblico. Autore del libro “Deviant: The Shocking True Story of Ed Gein, the Original Psycho“, Schechter non ha infatti usato mezzi termini per bocciare la terza stagione di Monster.

“Dopo aver guardato lo show, certo, ci sono alcuni usi non autorizzati del mio libro, ma la serie devia così selvaggiamente dalla realtà del caso che adesso sono principalmente arrabbiato perché tutte le persone che guardano lo show penseranno di vedere la vera storia di Gein”.

E insiste: “Una percentuale molto grande dello show è semplicemente inventata di sana pianta“, criticando elementi come l’asfissia autoerotica che tenta di praticare il protagonista, da lui commentata così: “Da dove è saltato fuori questo? Non c’è assolutamente nessuna prova che Gein si sia mai dedicato a quella particolare attività”.

Anche la relazione con Adeline Watkins secondo lui è ingigantita: “Sono abbastanza convinto che la loro relazione non consistesse in nulla di più che forse, e dico forse, Gein che una volta le chiese di andare a pattinare sul ghiaccio o qualcosa del genere”. E pure ritiene imprecisa la definizione di Ed Gein come “serial killer”.

“Il termine serial killer è stato specificamente coniato per descrivere un certo tipo di omicida sessuale psicopatico. Un sadico sessuale estremo come Ted Bundy o John Wayne Gacy, che traeva piacere erotico dal torturare e poi uccidere le vittime. Non è quello che era Gein. Voglio dire, ha ucciso queste due donne, ma le ha giustiziate molto rapidamente. Era fondamentalmente interessato solo a portare i loro cadaveri a casa per poterli sezionare. Non era un serial killer”.

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