Togheter: in Cina una coppia gay diventa etero con l’IA

Una scena di matrimonio gay in Togheter è stata modificata con l’intelligenza artificiale per trasformarla in un’unione eterosessuale in Cina

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La censura cinese in Togheter fa discutere

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La censura cinematografica in Cina compie un nuovo passo avanti. Dopo anni di tagli e omissioni, ora arriva la manipolazione digitale delle scene attraverso l’intelligenza artificiale. Il caso più recente riguarda Togheter, l’atteso film horror australiano del 2025 con protagonisti Dave Franco e Alison Brie, che ha subito una drastica alterazione per adattarsi agli standard ideologici del Paese.

Dopo la première nei cinema cinesi il 12 settembre, gli spettatori hanno scoperto che una scena chiave del film era stata modificata: un matrimonio tra due uomini è stato trasformato in un’unione eterosessuale, sostituendo digitalmente il volto di uno degli sposi con quello di una donna.

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La manipolazione non è passata inosservata. Il pubblico cinese ha notato il cambiamento confrontando le immagini originali del film con gli screenshot della versione distribuita nei cinema locali. Le reazioni online non si sono fatte attendere:

Lo scambio di volti tramite intelligenza artificiale è inaccettabile: altera completamente la visione creativa originale – ha scritto un utente su Weibo, l’equivalente cinese di X.

Altri commentatori hanno espresso indignazione ancora più profonda, affermando che “ciò che accade fuori dal film è ancora più terrificante di ciò che viene mostrato al suo interno”.

In Cina, tutte le produzioni straniere devono essere approvate dalle autorità competenti prima della distribuzione. Finora la pratica più comune consisteva nell’eliminare le scene considerate sensibili o in contrasto con i valori ufficiali. Tuttavia, il caso di Togheter segna un salto qualitativo: il montaggio digitale permette di riscrivere la trama senza tagliare sequenze, rendendo la censura molto più difficile da individuare.

Di fronte alle critiche e al clamore internazionale, il distributore cinese ha deciso — senza fornire spiegazioni — di annullare l’uscita commerciale del film, inizialmente prevista per il 19 settembre.

Sebbene l’omosessualità sia stata depenalizzata in Cina da decenni, rimane un argomento tabù nella società e nei media. Il modello tradizionale di famiglia eterosessuale continua a essere promosso dallo Stato, e negli ultimi anni il discorso ufficiale è passato dalla neutralità alla repressione attiva.

Nel 2021, l’autorità di regolamentazione televisiva ha vietato la comparsa di “uomini effeminati” sullo schermo, mentre i collettivi LGBTQI+ affrontano crescenti restrizioni e difficoltà di visibilità.

Quello di Togheter non è un caso isolato. La Cina censura infatti da anni contenuti legati alla comunità LGBTQ+. Nel 2018, Bohemian Rhapsody — il biopic su Freddie Mercury, leader dei Queen — uscì nelle sale cinesi privo di qualsiasi riferimento alla sessualità del protagonista. Un destino simile è toccato anche alla popolare serie Friends, nella quale sono stati eliminati tutti i riferimenti a una relazione lesbica.

La novità di Togheter è che, questa volta, la censura non ha semplicemente tagliato le scene “inopportune”: ha usato algoritmi per riscrivere la storia stessa.