Le saghe più popolari dei videogiochi sono da tempo una miniera d’oro per i produttori, tant’è che raramente la parte principale dei ricavi generati è riconducibile al mondo dei giochi in senso stretto. Vediamo allora insieme quali sono i principali impatti sulle altre industrie e che cosa è avvenuto in questi anni.
Cinema e TV
In questo breve approfondimento non possiamo che iniziare dal forte legame che connette il mondo delle saghe videoludiche a quello del cinema e della TV. Le saghe videoludiche sono infatti diventate un punto di riferimento principale per moltissime produzioni internazionali dai budget stellari. Pensa, per esempio, a quanto accaduto con Resident Evil oppure con Tomb Raider. O, più recentemente, alla trasposizione sul piccolo schermo delle avventure di The Witcher, su cui Netflix ha puntato forte con quattro stagioni. Il motivo non deve stupire: le serie tv che si basano sui videogiochi di successo non solo possono contare su una base narrativa già sviluppata, bensì anche su una fanbase talmente fidelizzata da alimentare nuovi abbonamenti solo per la fruizione di quel determinato show.
Gioco online
Le saghe più celebri dei videogiochi hanno da tempo fatto il loro capolino anche sul gioco online, e sono tantissime le produzioni che hanno presentato il loro franchise al mondo delle slot, come Tomb Raider, Street Fighter, Call of Duty. Si tratta, peraltro, di giochi su cui le piattaforme di intrattenimento basano buona parte delle loro strategie, tanto da eleggere tali titoli come slot online che pagano di più. Anche in questo caso, non c’è da stupirsi: la brand recognition su cui possono contare attira infatti più giocatori, generando maggiori volumi di gioco e, dunque, consentendo agli sviluppatori di poter riservare budget più alti per RTP. La fedeltà del pubblico già sviluppatosi sul franchise garantisce poi maggiori incassi determinati da un coinvolgimento più frequente degli utenti.
Merchandising
Un altro filone economico piuttosto fortunato e sempre più alimentato dalle grandi saghe videoludiche di successo è quello del merchandising. Su tutti, prevale l’esempio dei Pokémon, che hanno dato il via a una infinita collezione di carte collezionabili, peluche, capi di abbigliamento e accessori, i cui ricavi hanno superato di gran lunga quelli generati dai giochi originali. Lo stesso si può ben dire con altre saghe ormai mitiche, come quella di Super Mario, i cui personaggi è possibile trovare dai negozi di abbigliamento ai LEGO. Pur diversi, ciò che unisce questi e altri titoli è un elemento predominante: la forte riconoscibilità del brand videoludico ai prodotti fisici.
Editoria
In un contesto complesso per l’editoria, le saghe videoludiche hanno avuto il grande merito di fornire un contributo positivo alla realizzazione di nuovi prodotti e alle conseguenti vendite. Le saghe videoludiche più famose, d’altronde, ben si prestano alla realizzazione di sistemi narrativi sempre più complessi, in cui è facile trovare trame parallele, prequel, sequel e altri filoni che arricchiscono e completano l’universo creato dagli sviluppatori originari. Spesso libri e fumetti hanno anche il merito di espandere le storyline originarie (come avvenuto con Assassin’s Creed, Halo, The Witcher), mentre alcune guide strategiche diventano dei bestseller, fornendo materiali per ulteriori approfondimenti editoriali.
Musica
Un altro riferimento è facilmente attribuibile al mondo musicale. Le colonne sonore sono infatti molto gettonate da tutti gli appassionati di videogiochi, che ne fanno un punto di riferimento delle loro giornate. Recente è ad esempio il grande successo della colonna sonora di Expedition 33, con visualizzazioni su YouTube che hanno raggiunto livelli davvero notevoli. A volte, inoltre, le colonne sonore dei videogiochi più famosi riescono a diventare concerti dal vivo, come avvenuto con i celebri casi di Final Fantasy Symphony, e non solo. insomma, anche in questo caso val la pena ricordare che il mondo musicale può contribuire a diversificare i ricavi del franchise, generando un mercato fiorente per soundtrack e performance dal vivo.
Turismo
In tutto ciò, non possiamo che concludere con l’industria turistica. Le saghe videoludiche di maggiore successo spingono infatti il turismo verso mete turistiche che fino a poco tempo prima erano sottovalutate o, comunque, non appartenenti ai flussi principali dei viaggiatori. Le location che sono diventate protagoniste di alcuni videogiochi finiscono dunque con l’ottenere nuova popolarità, spingendo verso l’alto il turismo esperienziale e, in molti casi, alimentando dei tour appositamente creati per il pubblico di viaggiatori.
Per quanto infine concerne il futuro, tutto lascia intendere che la strategia degli sviluppatori sia proprio quella di puntare su una maggiore diversificazione del fatturato, permettendo così al franchise di prolungare i propri effetti benefici sui bilanci.
Peraltro, guai a pensare che si tratti di un beneficio a senso unico. Se infatti è vero che le saghe videoludiche stanno alimentando molti settori dell’industria extra-videoludica, è anche vero che le saghe di maggiore successo richiedono crescenti investimenti in innovazione hardware, finendo con l’avvantaggiarsi dei miglioramenti indotti nella grafica, nella realtà virtuale e tanto altro ancora. Insomma, è il caso di dirlo: il successo commerciale del videogioco da una parte alimenta ricavi sempre più diversificati e crescenti, e dall’altra riesce a determinare un circolo virtuoso che determina benefici per l’intero settore tecnologico e, in esso, videoludico, a conferma della bontà di questa tendenza da tempo in atto.