Elena Maraga: “Su Onlyfans lavoro anche 5 ore di fila”

Intervistata da Il Corriere della Sera, Elena Maraga ha parlato della sua nuova vita su Onlyfans

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Credits: Instagram/ elena maraga
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Parla Elena Maraga

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La storia di Elena Maraga è diventata simbolo di un cambiamento culturale che divide l’opinione pubblica. Ex maestra d’asilo in una scuola cattolica del Trevigiano, la 29enne si è trovata al centro di un caso mediatico dopo essere stata licenziata per la sua attività su OnlyFans. Quella che inizialmente era una vicenda di cronaca locale si è trasformata in un dibattito nazionale sul diritto all’autodeterminazione, sulla libertà personale e sui limiti del giudizio sociale.


Per mesi Elena Maraga ha lavorato in un asilo parrocchiale, fino a quando alcuni genitori hanno scoperto che aveva un profilo su una piattaforma per adulti. La notizia è bastata per scatenare l’indignazione: la direzione scolastica, pressata dalle famiglie, le ha chiesto di lasciare l’incarico. Quello che per molti sarebbe stato un punto di arrivo — un impiego stabile a contatto con i bambini — per lei si è invece trasformato in un trampolino verso un mondo completamente diverso.

Terminata l’esperienza nella scuola, Elena Maraga ha deciso di non rinnegare ciò che stava facendo online, ma di farne una professione a tutti gli effetti.

Alcuni giorni passo cinque ore filate chiusa in camera, altri lavoro soltanto un’ora. Circa una volta a settimana, soprattutto la sera, faccio le live di 40 minuti – racconta al Corriere della Sera.

Da quella che sembrava una parentesi temporanea è nato un lavoro vero e proprio.

Si guadagna bene – ammette, anche se sottolinea che le entrate variano di mese in mese. Il successo, spiega, dipende dall’impegno e dalla capacità di promuoversi: È tutto rapportato a ciò che si è disposti a fare. Bisogna lavorare molto anche sugli altri social per far arrivare il traffico su OnlyFans, quindi io faccio progetti fotografici e di recente ho fatto una cosa che sognavo da tanto, cioè realizzare un calendario.

Elena Maraga racconta di non aver mai immaginato di poter intraprendere un percorso simile, ma di aver trovato in esso una forma di espressione personale.

Ho iniziato a fare palestra, a curare ed amare il mio corpo e ho maturato questa forma di esibizionismo, immagino si possa chiamare così. Quindi ho deciso di provare. La verità è che mi piace, sarà assurdo, ma quest’idea delle persone che pagano per guardare me dà soddisfazione. È un modo diverso di rendere felici delle persone, ma certo bisogna essere portati

Nonostante la soddisfazione professionale, Elena Maraga riconosce che lavorare nel mondo dei contenuti per adulti comporta anche difficoltà e conseguenze personali.

Devi avere piena coscienza del fatto che ciò che pubblichi può girare sul web, arrivare fra le mani di chi ti conosce, portare a una considerazione di un certo tipo.

Le ripercussioni, spiega, si fanno sentire soprattutto nella vita privata e nei rapporti affettivi, che spesso risentono del giudizio esterno.

Per Elena Maraga, però, la sua decisione è anche un atto politico e sociale: una forma di emancipazione femminile.

Forse finalmente siamo arrivati a far sì che una donna possa fare quel che vuole con il proprio corpo. Se mai dovessero arrivare dei figli ci sarà questo aspetto di cui tenere conto. Credo che spiegherò la mia storia in maniera trasparente, e spero anche che il mondo si evolva, in modo che certe cose non siano più così scandalose

Che ne pensate?