Charlie Hunnam racconta il suo lavoro per diventare Ed Gein

Parlando con Tudum, Charlie Hunnam ha raccontato il suo lavoro per diventare Ed Gein

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Parla Charlie Hunnam

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Netflix continua a cavalcare l’onda del successo delle serie dedicate ai crimini reali con la terza stagione di Monster, dedicata a Ed Gein (qui la nostra recensone). Dopo le precedenti stagioni incentrate su Jeffrey Dahmer e sugli Omicidi dei fratelli Menendez, questa nuova produzione promette di sconvolgere ancora una volta il pubblico raccontando la vita e gli orrori del famigerato “Macellaio di Plainfield”.

La storia di Ed Gein: il “Ghoul di Plainfield”

Monster: The Ed Gein Story segue la vicenda di Ed Gein, conosciuto anche come il Ghoul di Plainfield, che negli anni ’50 sconvolse l’America con i suoi crimini efferati. Gein uccise due donne, saccheggiò tombe e smembrò cadaveri per creare una vera e propria “casa degli orrori”.

Le atrocità dell’assassino vennero alla luce nel 1957, quando la polizia iniziò a indagare sulla scomparsa di Bernice Worden. Durante la perquisizione della casa di Gein, le autorità scoprirono il corpo decapitato della donna appeso al soffitto, insieme a una raccapricciante collezione di oggetti realizzati con parti umane: vestiti in pelle, organi conservati in barattoli e teschi usati come ciotole.

Dopo l’arresto, Gein confessò anche l’omicidio di Mary Hogan e ammise di aver profanato numerose tombe per recuperare resti umani.

Charlie Hunnam: “Volevo rendere Ed Gein autentico e umano”

A interpretare Ed Gein nella serie è Charlie Hunnam, che ha raccontato a Tudum il profondo lavoro di preparazione affrontato per dare vita al personaggio.

Hunnam ha spiegato di essersi avvicinato al ruolo con rispetto e dedizione, cercando di rappresentare Gein nella maniera più autentica possibile:

Volevo avvicinarmi il più possibile a chi era Ed, rendergli giustizia e far sì che questa cosa sembrasse autentica – dice Charlie Hunnam. Questa sarà un’esplorazione davvero umana, tenera, risoluta e senza esclusione di colpi di chi era Ed e di cosa faceva. Ma al centro di tutto c’è chi era, piuttosto che cosa faceva.

La trasformazione fisica e vocale per il ruolo

Per calarsi completamente nel personaggio, Charlie Hunnam ha perso quasi 14 chili, cercando di riprodurre la corporatura fragile e l’agilità di Gein:

Ho perso quasi 14 chili solo per ottenere una corporatura più denutrita e leggera. Ed era incredibilmente agile. Ho passato molto tempo a pensare a dove prendesse la sua energia… non era un uomo sicuro di sé o con un’energia da attaccante. Era importante non occupare troppo spazio, non essere troppo in prima linea e non avere troppa fiducia nella mia fisicità.

L’attore ha anche studiato meticolosamente la voce di Gein, utilizzando rare registrazioni audio risalenti al periodo del suo arresto per perfezionare il tono e la cadenza vocale:

È stato fondamentale riuscire a riprodurre fedelmente la voce di Gein, e sono stato fortunato a trovare delle registrazioni autentiche. Da lì, ho trasformato quello che già ritenevo un tono accurato in una voce ancora più verosimile.

Un addio simbolico al personaggio

Prima di concludere le riprese, Charlie Hunnam ha voluto visitare la tomba di Ed Gein, morto nel 1984, come gesto simbolico per chiudere emotivamente l’esperienza:

Sulla sua tomba, gli ho detto che speravo avessimo raccontato la sua storia onestamente e che non lo avessimo invitato a seguirmi nel viaggio futuro. Ero pronto a dirgli addio e a concludere tutto

Che ne pensate?