Il 10 settembre, durante un incontro alla Utah Valley University organizzato nell’ambito del tour di Turning Point USA, il trentunenne attivista conservatore Charlie Kirk è stato colpito mortalmente al collo. L’assassino è riuscito a dileguarsi subito dopo l’attacco, ma la polizia ha individuato e arrestato entro due giorni un sospettato: Tyler Robinson, 22 anni, ora incriminato formalmente per l’omicidio.
Le parole di Sean Penn
Tra le molte voci arrivate dopo l’accaduto, ha attirato attenzione quella dell’attore Sean Penn. Intervistato da Vanity Fair mentre presentava il film Una battaglia dopo l’altra di Paul Anderson, Penn ha pronunciato una frase lapidaria:
Non sono rimasto affatto sorpreso – riferendosi all’assassinio di Kirk. Come molte persone, ero preoccupato che questo genere di orrore stesse diventando di moda. È così inquietante che direi che lo sto ancora elaborando. E quali sono le sue implicazioni.
Sean Penn, già noto per i suoi interventi taglienti in campo politico, aveva in passato criticato duramente Donald Trump, accusandolo di aver “colpito a morte le comunità vulnerabili dalla Casa Bianca” durante la gestione della pandemia di Covid-19.
Reazioni del mondo dello spettacolo
Non solo Sean Penn, ma anche altre celebrità hanno espresso opinioni che hanno fatto discutere. Ava Raine, figlia di Dwayne Johnson, è stata accusata di insensibilità per aver rilanciato un messaggio social che secondo molti faceva velato riferimento alla morte di Kirk.
Controverso anche il caso di Jimmy Kimmel: il conduttore, dopo alcune battute giudicate fuori luogo, era stato inizialmente sospeso dalla ABC, salvo poi essere reintegrato.
Michael Keaton, invece, ha cercato un approccio più equilibrato pur sollevando polemiche. Durante un discorso al gala per il 50° anniversario dell’Investigative Reporters and Editors, ha dichiarato: