Tim Curry parla dell’ictus che l’ha colpito nel 2012

Durante una proiezione speciale del The Rocky Horror Picture Show, Tim Curry ha parlato dell'ictus che l'ha colpito nel 2012

Tim Curry
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Parla Tim Curry

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A cinquant’anni dall’uscita di The Rocky Horror Picture Show, uno dei musical più eccentrici e influenti della storia del cinema, il suo protagonista più iconico, Tim Curry, è tornato davanti al pubblico per celebrare questo anniversario speciale. L’occasione è stata una proiezione organizzata all’Academy Museum di Los Angeles, che ha visto riuniti diversi membri del cast originale. Tra applausi e standing ovation, l’attore britannico – oggi 79enne – ha condiviso con sincerità e ironia aggiornamenti sulle proprie condizioni di salute, segnate dall’ictus che lo colpì nel 2012.

Tim Curry non ha nascosto le difficoltà con cui convive quotidianamente:

Non riesco ancora a camminare, ecco perché sono seduto su questa sedia assurda, e questo è molto limitante. Quindi non canterò e non ballerò molto presto. Ho ancora seri problemi alla gamba sinistra

L’attore ha ricordato anche il momento in cui l’ictus si manifestò, in modo quasi impercettibile:

Mi stavo facendo un massaggio in quel momento e non mi sono nemmeno accorto di nulla, ma il ragazzo che lo stava facendo mi ha detto: ‘Sono preoccupato per te, voglio chiamare un’ambulanza’. E così è stato, e io ho detto: ‘Che sciocchezza!’

Nonostante l’evento improvviso e le conseguenze durature, Tim Curry non ha mai smesso di lavorare. Negli anni successivi si è dedicato con energia al doppiaggio, prestando la voce a personaggi come l’Imperatore Palpatine nella serie animata Star Wars: The Clone Wars e Terrence il tucano nel film Ribbit. Inoltre, ha recentemente completato le sue memorie, intitolate Vagabond, in uscita il 7 ottobre e già disponibili in preordine. Il libro ripercorre la sua carriera, dalle interpretazioni memorabili in Cluedo e Annie al ruolo spaventoso di Pennywise nella miniserie televisiva tratta da Stephen King.

Durante l’incontro a Los Angeles, Tim Curry ha riflettuto anche sull’impatto duraturo di Rocky Horror e sul perché quel film continui a vivere dopo mezzo secolo:

Sono così emozionato e molto onorato da parte dell’Academy di presentare il nostro film, che si trascina da 50 anni

Con il suo stile ironico ma anche con profonda consapevolezza, ha voluto sottolineare il valore del messaggio alla base del musical:

Significa molto perché penso che il messaggio del film – non sognarlo, realizzalo – sia molto importante. Una delle cose che il film fa, credo, è dare a chiunque il permesso di comportarsi male quanto vuole, in qualsiasi modo e con chi. E ne sono orgoglioso

Forza Tim!