Parla Leonardo DiCaprio
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Negli ultimi anni Leonardo DiCaprio sembra aver cambiato radicalmente il suo approccio al lavoro. L’attore, ormai cinquantenne, ha raccontato come il suo rapporto con il cinema sia mutato col tempo: se in passato accettava ogni proposta con l’entusiasmo di chi sente di aver avuto un colpo di fortuna irripetibile, oggi preferisce valutare con maggiore calma e attenzione i progetti a cui dedicarsi. Parlando a Rolling Stone, DiCaprio ha spiegato:
Quando ero più giovane, avevo la sensazione di aver vinto alla lotteria. Era come se pensassi: ‘Non posso credere di lavorare in questo settore e di poter prendere decisioni da solo’
Con il passare degli anni, però, quell’urgenza di correre da un set all’altro si è trasformata in un atteggiamento più riflessivo:
E c’è questo ritmo frenetico. Ma ora, sai, penso che invecchiando, sono diventato ancora più… Non voglio dire selettivo, ma tutti questi diversi componenti devono entrare in gioco per realizzare un film e sperare che non solo funzioni ma duri, anche se non ci sono garanzie di nessuna di queste due cose.
Il regista Paul Thomas Anderson, che ha lavorato con lui al nuovo progetto Una Battaglia Dopo L’Altra, ha condiviso un sentimento simile, pur con sfumature diverse. Per lui, più che la corsa al successo, oggi conta il piacere quotidiano di fare cinema:
Non è che mi senta diverso da prima per quanto riguarda la scintilla che accende il fuoco, o la lotta per realizzare il film, o l’entusiasmo che ne deriva. È più che la cosa che apprezzo di più ora e che mi entusiasma di più è l’amicizia, il cameratismo e la collaborazione che si creano quando si lavora. È questo che mi fa alzare dal letto la mattina. Sai, forse quando inizi, ti senti più come se avessi vinto alla lotteria. Ma ora, la gioia di realizzare il film in sé è molto più profonda e forte.
Il percorso per dare vita al film non è stato immediato: DiCaprio e Anderson hanno discusso a lungo il progetto prima che prendesse forma definitiva. Una svolta significativa è arrivata con l’ingresso nel cast di Benicio Del Toro, capace di dare nuova linfa e direzione alla storia. DiCaprio lo ha raccontato così:
Guarda, Paul ci stava lavorando da molto tempo, c’erano molte parti in movimento e molti livelli. Eravamo circa tre mesi che lavoravamo quando Benicio si è presentato e ha avuto subito tutte queste idee – dice DiCaprio. L’energia è cambiata. È stato come se [del Toro] e io fossimo rimasti coinvolti in un road movie di Cheech + Chong per circa una settimana. In alcuni set, era come se dicessimo: ‘Ci stiamo lavorando già da un po’.’ Con Paul, era come se dicessimo: ‘OK, voi ragazzi capite questi personaggi. Vediamo cosa succede.’
Anche Anderson ha confermato l’impatto positivo del collega:
C’era la sensazione che il film avrebbe potuto prendere una direzione più cupa, e non andava giù a nessuno dei due. E poi, quando è arrivato Benicio e ho visto come interagivano i loro personaggi, ho pensato: c’è un’altra opzione. Mi è sembrato meglio. Aveva più senso.
Che ne pensate?