Il sequel di M. Il figlio del secolo si farà?
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La stagione televisiva 2025/2026 di Sky è stata inaugurata con il tradizionale evento What’s Next, organizzato a Milano lo scorso 24 settembre. Sul palco sono state presentate nuove produzioni e il ritorno di format già noti, ma non sono mancate le domande riguardo ad assenze pesanti. Una su tutte: il seguito di M. Il figlio del secolo, serie evento accolta con favore da critica e pubblico nella sua prima stagione (qui la nostra recensione).
Molti davano per certo un secondo capitolo, ispirato come il precedente al ciclo di romanzi di Antonio Scurati, eppure il progetto appare oggi incerto, se non addirittura archiviato. A confermare i dubbi era stato proprio lo scrittore, durante il Giffoni Film Festival 2025, dove aveva espresso un giudizio amaro: la prosecuzione della serie “quasi sicuramente non si sarebbe fatta”. Scurati aveva parlato di una “sconfitta culturale e non solo artistica”, sottolineando come l’Italia non sembri ancora pronta a fare i conti con il fascismo, proprio in un periodo storico in cui si riaffacciano nuove tendenze autoritarie.
Secondo l’autore, a rendere complesso il percorso sono stati due fattori principali: i costi altissimi di produzione — visibili nella qualità del risultato finale — e le difficoltà di distribuzione in un contesto politico che rischia di sfociare nella censura. Non a caso, la vendita internazionale è stata complicata e solo MUBI ha infine acquisito i diritti per gli Stati Uniti.
Sul tema è intervenuto anche Nils Hartmann, Executive Vice President di Sky Studios per l’Italia, che ha fatto chiarezza sulla prospettiva produttiva:
M. Il figlio del secolo è un progetto molto ambizioso e difficile da costruire per il mercato internazionale di oggi. Stiamo discutendo una soluzione con Frematle, la società di produzione. Non è semplice ma le dichiarazioni di Scurati non hanno alcun impatto sulla nostra decisione
Abbiamo mandato in onda e promosso a voce alta la prima stagione, quindi non c’è nessun motivo politico per non realizzare un secondo capitolo, ma è complicato costruirlo
Un chiarimento importante, che sposta l’attenzione dal dibattito ideologico a quello pratico: il primo ciclo è costato circa 65 milioni di euro, cifra notevole persino per una grande piattaforma. Al tempo stesso, ha garantito prestigio e un forte riconoscimento a Sky, motivo per cui l’ipotesi di un abbandono definitivo resta difficile da dichiarare ufficialmente.
L’opera di Scurati, da cui la serie trae origine, è del resto una pentalogia dedicata a Mussolini e all’evoluzione del fascismo: M. Il figlio del secolo (2018, vincitore del Premio Strega 2019), M. L’uomo della provvidenza (2020), M. Gli ultimi giorni dell’Europa (2022), M. L’ora del destino (2024) e il più recente M. La fine e il principio (2025), uscito simbolicamente nell’ottantesimo anniversario della morte del Duce.
Che ne pensate? Vorreste vedere la seconda stagione di M. Il figlio del secolo?