Marvel Zombies รจ la nuova miniserie animata prodotta dai Marvel Studios distribuita su Disney+ a partire dal 24 settembre 2025. Composta da quattro episodi, la serie nasce come spin-off della serie antologica What If…?, riprendendo l’universo alternativo introdotto nell’episodio What If… Zombies?!.
Sviluppata da Bryan Andrews e Zeb Wells, rappresenta la prima produzione animata del Marvel Cinematic Universe a ricevere la classificazione TV-MA (vietata ai minori) per il taglio piรน adulto e violento ispirato ai celebri fumetti Marvel Zombies pubblicati a metร degli anni 2000′. Ecco la nostra recensione:
La chimica tra i personaggi come punto di forza
Partendo dalle note positive, il piรน grande punto di forza di Marvel Zombies sono le dinamiche interne tra i suoi protagonisti. La serie mette al centro un gruppo di eroi minori rispetto ai big della Marvel, appartenenti a generazioni diverse mettendo al centro un’ottima Kamala Khan. Interrogandosi cosรฌ in modo intelligente sul tema del passaggio di testimone nell’MCU.
I dialoghi risultano brillanti, rapidi e spesso capaci di restituire quell’energia corale che ha reso iconici gli Avengers sul grande schermo. Un aspetto che, se riproposto nei prossimi film di gruppo potrebbe rappresentare un valore aggiunto vista la penuria degli ultimi prodotti (eccezion fatta per Thunderbolts) da questo punto di vista.
Anche gli antagonisti sono ottimi, non solo quello principale, ma ad esempio il Namor visto nella seconda puntata รจ di forte impatto.
Regia e animazione in crescita
Dal punto di vista tecnico la regia di Marvel Zombies, per quanto non eccelsa, si distingue in alcune sequenze particolarmente efficaci: il combattimento finale e le scene legate all’acqua sono sicuramente tra le piรน riuscite. L’animazione, seppur con alcune rigiditร ancora evidenti derivanti da What…If, mostra un netto miglioramento. Sequenze come lo scontro tra Wanda e Thor testimoniano la capacitร della serie di offrire immagini di forte impatto visivo, peccato non averne avute di piรน.
I limiti narrativi
La narrazione di Marvel Zombies si rivela invece l’aspetto piรน debole. La struttura della serie appare superficiale e poco incisiva, con un solo colpo di scena davvero rilevante. Molte dinamiche si ripetono e finisco per indebolire il ritmo incalzante. L’opera si adagia sugli stilemi narrativi del genere Zombie, il che non sarebbe un punto negativo, non fosse che unito alle svariate ripetizioni fa risultare tutto prevedibile e poco coinvolgente. Nota di merito ai finali di puntata, dotati sempre di cliffhangers efficaci.
I limiti narrativi di Marvel Zombies li troviamo anche nel finale che lascia troppe domane e si figura piรน, come ormai da prassi delle serie contemporanee, “non finale”. La serie รจ priva di una vera conclusione narrativa, e con molta probabilitร non avremo mai una seconda stagione e di conseguenza un vero finale. A ciรฒ si aggiunge una rappresentazione della violenza marcata tante volte non necessaria, che appare ridondante. Approccio che rischia di togliere spazio alla costruzione drammatica della storia.
Conclusione
Marvel Zombies rappresenta un tassello particolare nel percorso dell’MCU animato: una miniserie che osa con atmosfere horror e un rating maturo, capace di regalare alcune sequenze di forte impatto e interazioni tra personaggi che rimandano ai migliori momenti corali degli Avengers. La chimica tra i protagonisti e i dialoghi frizzanti restano tra i punti piรน convincenti, sostenuti da una regia che riesce a sorprendere e a sfruttare al meglio le potenzialitร visive.
Tuttavia, la serie fatica a reggere sul piano narrativo. La trama si rivela poco solida, con dinamiche ripetitive che finiscono per spegnere la tensione e un finale sospeso che rimarrร tale.
Il risultato รจ un prodotto che alterna momenti riusciti e scene memorabili a scelte meno convincenti, trovando difficoltร a imporsi come qualcosa di davvero innovativo. Marvel Zombies resta un esperimento interessante, soprattutto per la libertร stilistica che si prende rispetto al resto dell’MCU, ma al tempo stesso lascia la sensazione di un’occasione solo parzialmente colta.
Marvel Zombies: Personaggi e Cast
Katy Chen, doppiata in originale da Awkwafina e in italiano da Alessia Amendola
Alexei Shostakov / Red Guardian, doppiato in originale da David Harbour e in italiano da Massimo Bitossi
Xu Shang-Chi, doppiato in originale da Simu Liu e in italiano da Federico Viola
Wanda Maximoff / Scarlet Witch / Regina dei Morti, doppiata in originale da Elizabeth Olsen e in italiano da Gemma Donati
Jimmy Woo, doppiato in originale da Randall Park e in italiano da Federico Di Pofi
Yelena Belova, doppiata in originale da Florence Pugh e in italiano da Lucrezia Marricchi
Scott Lang / Ant-Man, doppiato in originale da Paul Rudd e in italiano da Carlo Scipioni
Erik Brooks / Blade / Moon Knight, doppiato in originale da Todd Williams e in italiano da Simone D’Andrea
John Walker / U.S Agent, doppiato in originale da Wyatt Russell e in italiano da Massimo Triggiani
Kate Bishop, doppiata in originale da Hailee Steinfeld e in italiano da Emanuela Ionica
Valchiria (personaggio), doppiata in originale da Tessa Thompson e in italiano da Valentina Favazza
Riri Williams / Ironheart, doppiata in originale da Dominique Thorne e in italiano da Luisa D’aprile
Kamala Khan / Ms. Marvel, doppiata in originale da Iman Vellani e in italiano da Sara Labidi
Peter Parker / Spider-Man, doppiato in originale da Hudson Thames e in italiano da Alex Polidori
Melina Vostoff / Vedova Nera, doppiata in originale da Kari Wahlgren e in italiano da Giuppy Izzo
Xu Wenwu / Mandarino, doppiato in originale da Feodor Chin e in italiano da Antonio Sanna
F.R.Y.D.A.Y., doppiata in originale da Kerry Condon
Muneeba Khan, doppiata in originale da Zenobia Shroff e in italiano da Valeria Vidali
Helmut Zemo / Barone Zemo, doppiato in originale da Rama Vallury e in italiano da Francesco Pezzulli
Thor, doppiato in originale da Greg Furman e in italiano da Massimiliano Manfredi
Okoye, doppiata in originale da Kenna Ramsey e in italiano da Rachele Paolelli
Khonshu, doppiato in originale da F. Murray Abraham e in italiano da Ennio Coltorti