Il racconto di Leonardo DiCaprio
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C’è stato un momento, agli inizi della sua carriera, in cui il destino di Leonardo DiCaprio avrebbe potuto prendere una direzione del tutto diversa. Immaginare oggi il volto di “Titanic” associato al nome “Lenny Williams” sembra assurdo, eppure questa possibilità fu molto più concreta di quanto si pensi.
Durante un’ospitata al podcast New Heights, l’attore ha raccontato un episodio curioso ma anche emblematico delle pressioni che i giovani talenti subiscono a Hollywood. Da ragazzino, ancora alla ricerca di un agente, si sentì dire che il suo nome era un ostacolo per la sua carriera.
Alla fine ho trovato un agente. Mi ha detto: ‘Il tuo nome è troppo etnico’ – ha ricordato DiCaprio. Io ho risposto: ‘Cosa intendi? È Leonardo DiCaprio?’. E loro: ‘No, troppo etnico. Non ti assumeranno mai. Il tuo nuovo nome è Lenny Williams’. Ho chiesto: ‘Cos’è Lenny?’. Avevo 12, 13 anni. Ho chiesto: ‘Cos’è Lenny Williams?’. ‘Abbiamo preso il tuo secondo nome e l’abbiamo creato. Ora sei Lenny.’
La star di Wolf of Wall Street ha aggiunto che quando ha mostrato al padre la sua fototessera con stampato il nuovo nome, lui “l’ha strappata e lui ha detto: ‘Dovrete passare sul mio cadavere‘
Non si tratta di un caso isolato. Anche Benicio Del Toro, presente alla stessa intervista, ha ricordato come gli fosse stato consigliato di adottare un nome più “accettabile” per il pubblico americano: “Mi è stata detta la stessa cosa. ‘Tu sei Benny Del‘”.
Oggi, entrambi gli attori possono guardare indietro con ironia, ma le loro testimonianze rivelano quanto Hollywood sia stata – e in parte continui ad essere – un ambiente in cui l’identità culturale viene spesso percepita come un limite da smussare.
Curiosamente, le due star condividono ora il set nel nuovo film di Paul Thomas Anderson, Una Battaglia Dopo L’Altra, che arriverà nei cinema il 26 settembre. DiCaprio interpreta Bob, un rivoluzionario stanco di combattere ma costretto a riunirsi con i vecchi compagni per salvare la figlia da un avversario del passato.
Che ne pensate?