Le tensioni internazionali stanno raggiungendo livelli di allerta mai visti negli ultimi decenni. Gli sviluppi delle ultime settimane preoccupano i governi occidentali e l’opinione pubblica, facendo temere l’ipotesi di una nuova guerra mondiale. Tra avvertimenti ufficiali, dichiarazioni di leader internazionali e profezie storiche, lo scenario globale sembra sempre più incerto.
Negli ultimi giorni, la Polonia ha confermato di aver abbattuto droni russi entrati nel proprio spazio aereo: un episodio senza precedenti, che segna la prima volta in cui un Paese membro della NATO distrugge un mezzo militare del Cremlino sul proprio territorio. Il presidente USA Donald Trump ha commentato duramente l’accaduto, affermando che la Russia ha “violato” lo spazio aereo polacco.
Dal Cremlino è arrivata una risposta altrettanto dura. Il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato ai giornalisti russi che la NATO è in guerra con la Russia, sottolineando come l’Alleanza fornisca “supporto diretto e indiretto al regime di Kiev”.
A rincarare la dose ci ha pensato Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza russo, che su Telegram ha avvertito:
L’eventuale creazione di una no-fly zone sopra l’Ucraina e l’abbattimento di droni russi da parte dei Paesi NATO “significheranno solo una cosa: una guerra tra NATO e Russia”.
Durante la sua visita di Stato nel Regno Unito, Donald Trump ha dichiarato di sentirsi “deluso” da Vladimir Putin, aggiungendo di essere pronto a imporre sanzioni più dure alla Russia nel caso in cui alcuni Paesi NATO decidessero di interrompere l’acquisto di petrolio russo.
Preoccupato per l’escalation è anche il primo ministro olandese Mark Rutte, segreterio generale della Nato, che in un’intervista al New York Times ha ipotizzato uno scenario inquietante nel caso in cui la Cina entrasse in gioco come alleata di Mosca. Secondo Rutte, se Xi Jinping decidesse di attaccare Taiwan, potrebbe coordinarsi con Putin per aprire un secondo fronte in Europa, coinvolgendo direttamente il territorio NATO.
Una previsione che, secondo alcuni osservatori, riecheggia le profezie di Baba Vanga e di Nostradamus. La mistica bulgara avrebbe predetto l’inizio di una guerra in Europa proprio quest’anno, definendola l’avvio della “decadenza dell’umanità”, e affermando che una guerra in Oriente avrebbe portato alla distruzione dell’Occidente. Sempre secondo le sue presunte profezie, Putin sarebbe destinato a diventare il “signore del mondo”, trasformando l’Europa in una “terra desolata”.
Nostradamus, dal canto suo, avrebbe parlato del 2025 come di un anno caratterizzato da crescenti conflitti globali ma anche dalla fine della guerra tra Russia e Ucraina. Nei suoi scritti, il profeta fa riferimento al Regno Unito, preannunciando guerre interne ed esterne e il ritorno di “una grande pestilenza del passato”.
Questi scenari, tra geopolitica e suggestioni profetiche, alimentano il dibattito globale e accrescono le paure di un’escalation che potrebbe trasformare le tensioni in un conflitto aperto tra NATO, Russia e Cina.