Angelina Jolie ha recentemente fatto sorridere fan e curiosi con una rivelazione che ha lasciato a bocca aperta molti dei suoi ex. L’attrice, oggi 48enne, ha raccontato che il “miglior sesso” della sua vita non è stato nella vita reale, bensì… in un film, con il collega Denzel Washington.
L’episodio risale al 1999, quando Jolie e Washington hanno recitato insieme nel thriller psicologico Il Collezionista di ossa di Phillip Noyce, tratto dal romanzo di Jeffery Deaver.
Nel film, Angelina Jolie interpreta l’agente di polizia Amelia Donaghy, determinata a catturare un serial killer che lascia un inquietante biglietto da visita sulla scena del crimine: un osso prelevato dalle vittime. Per risolvere il caso, Amelia si affida a Lincoln Rhyme, un brillante esperto forense tetraplegico interpretato da Washington, che l’aiuta a ricostruire il puzzle criminale grazie alla sua mente geniale.
In un’intervista rilasciata a Dark Horizons poco dopo l’uscita del film, la star di Tomb Raider ha spiegato quanto fosse profonda la connessione tra i due personaggi sullo schermo.
Ciò che è affascinante sono i viaggi che questi due personaggi intraprendono e il profondo rapporto che si crea tra loro – ha detto Angelina Jolie.
L’attrice ha poi sorpreso tutti con una dichiarazione destinata a far discutere:
La scena in cui uso sia l’olfatto che l’intelletto per sedurre l’esperto forense è stata il miglior sesso che abbia mai fatto. È stato fantastico sedurre qualcuno con la mente, è stato molto eccitante
Nonostante la sintonia con Washington, Jolie ha raccontato che le riprese non sono state facili e le hanno causato un grande stress emotivo.
Sono impazzita un po’. Fin dall’inizio, mi sono sentita come se non fossi in grado di fare questo, di dirigere un film ed essere responsabile di questo, di gestire fisicamente questa situazione, di salvare una vita e di andare lì e fare la poliziotta – ha ammesso.
Jolie ha confessato che il ruolo di Amelia Donaghy l’ha portata quasi al limite, aggiungendo che il personaggio «era così folle dentro» da averla fatta sentire isolata durante le riprese.