Negli ultimi giorni, il professore e divulgatore scientifico Vincenzo Schettini – conosciuto dal pubblico come “il prof de La Fisica che ci piace” – ha deciso di affrontare apertamente un tema che lo tocca da vicino: l’odio online. Con un video caricato sul suo canale YouTube, ha raccontato di essere bersaglio quotidiano di insulti e attacchi personali che lo feriscono profondamente.
Schettini ha rivelato di ricevere messaggi pesanti, spesso intrisi di disprezzo gratuito:
“Inutile personaggio”, “Spero capiscano quanto è vuoto così lo cacceranno via”, “Ucciditi così farai un favore a tutti” – questi sono solo alcuni degli insulti che gli arrivano, a cui si aggiungono commenti sul suo aspetto fisico come “Quello che scrivi fa ca**are”, “sei magro da fare schifo”.
Nel video, Vincenzo Schettini non ha nascosto la sua sofferenza:
Sono commenti che mi arrivano continuamente, specialmente da quando ho iniziato a fare contenuti online. Questo schifo avviene sempre, io sono una persona fragile. Questi commenti mi fanno molto male, nessuno ha mai avuto il coraggio di dirmelo in faccia, però tutti ti vogliono buttare me**a tramite la rete
La scelta di non restare in silenzio lo ha portato a raccogliere queste esperienze in un libro, La vita che ci piace, nel quale racconta la sua storia, le sue emozioni e le ferite che questo odio digitale lascia ogni giorno.
In un’intervista a Fanpage.it, Vincenzo Schettini ha poi toccato un altro argomento sensibile: il rapporto tra giovani e tecnologia. Riflettendo sull’età in cui i ragazzi dovrebbero avere il primo smartphone, ha sottolineato:
Nessuno identifica mai con precisione l’età giusta per iniziare ad avvicinare i ragazzi agli strumenti digitali in modo consapevole. Il ministro Valditara ha detto che da settembre saranno vietati anche alle superiori. Ma io, da insegnante, mi chiedo: ‘Non è che li avevate già vietati prima?'”