Parla Daniel Day-Lewis
Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp!
Dopo otto anni di ritiro dalle scene, Daniel Day-Lewis, tre volte premio Oscar per Il mio piede sinistro, Il petroliere e Lincoln, ha deciso di tornare a recitare. L’attore sarà protagonista di Anemone, nuovo film scritto e diretto dal figlio Ronan Day-Lewis, con cui ha anche co-sceneggiato la storia basata su un’idea originale sviluppata insieme. La pellicola debutterà in anteprima mondiale al New York Film Festival.
Day-Lewis aveva annunciato il suo ritiro nel 2017, subito dopo le riprese de Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson. All’epoca un portavoce dichiarò:
Daniel Day-Lewis non lavorerà più come attore. È immensamente grato a tutti i suoi collaboratori e al pubblico per tutti questi anni. Questa è una decisione privata e né lui né i suoi rappresentanti rilasceranno ulteriori commenti in merito.
Non era la prima pausa dell’attore: già nel 1997 si era allontanato dal cinema per dedicarsi al mestiere di calzolaio in Italia, salvo poi tornare sul grande schermo nel 2002 con l’iconico ruolo di Bill il Macellaio in Gangs of New York di Martin Scorsese.
In una recente intervista a Rolling Stone, Daniel Day-Lewis ha spiegato le ragioni del suo ritorno:
Avevo un po’ di tristezza residua perché sapevo che Ronan avrebbe continuato a fare film, e io me ne stavo andando. Ho pensato: non sarebbe bello se potessimo fare qualcosa insieme e trovare un modo per contenerla, in modo che non debba necessariamente essere qualcosa che richiede tutti gli accessori di una grande produzione?
In Anemone, Daniel Day-Lewis interpreta un uomo recluso che vive nei boschi dell’Inghilterra settentrionale. La sua esistenza solitaria viene sconvolta dall’arrivo del fratello, interpretato da Sean Bean, che lo costringe ad affrontare un passato misterioso. Il cast include anche Samuel Bottomley, Safia Oakley-Green e Samantha Morton.
Daniel Day-Lewis ha ammesso di aver valutato se limitarsi a scrivere la sceneggiatura senza recitare, affidando il ruolo a un altro attore:
Era una specie di paura di basso livello, un’ansia di riprendere a fare cinema. Il lavoro è sempre stato qualcosa che ho amato. Non ho mai, mai smesso di amarlo. Ma c’erano aspetti dello stile di vita che lo accompagnavano con cui non avevo mai fatto i conti, dal giorno in cui ho iniziato a oggi. C’è qualcosa in quel processo che mi ha lasciato una sensazione di vuoto alla fine
Nell’ultima esperienza [Il filo nascosto] ho iniziato a sentire con forza che forse non ci sarebbe più stata quella rigenerazione. Che probabilmente avrei dovuto semplicemente starne alla larga, perché non avevo altro da offrire
Ripensando alla decisione di ritirarsi, Daniel Day-Lewis ha chiarito:
Avrei fatto bene a tenere la bocca chiusa, di sicuro. Sembrano solo delle sciocchezze così grandiose di cui parlare. Non ho mai avuto intenzione di andare in pensione, in realtà. Ho semplicemente smesso di fare quel particolare tipo di lavoro per poterne fare un altro. A quanto pare, sono stato accusato di essermi ritirato due volte. Non ho mai avuto intenzione di andare in pensione da niente! Volevo solo lavorare su qualcos’altro per un po’
Infine, ha sottolineato quanto sia stato fondamentale il rapporto con il figlio nel suo ritorno:
Invecchiando, mi ci vuole sempre più tempo per ritrovare la strada verso il luogo in cui la fornace arde di nuovo. Ma lavorando con Ro, quella fornace si è semplicemente accesa. Ed è stata, dall’inizio alla fine, una gioia pura trascorrere quel tempo insieme a lui
Che ne pensate?