Longplayer: la composizione musicale che suonerà ininterrottamente fino al 2999 [VIDEO]

Longplayer
Credits: Atherton-Chiellino
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Longplayer è stata suonata a partire dal primo gennaio 2000 e continuerà fino al 2999, senza l’ausilio di loop

Longplayer è un ambizioso progetto musicale ideato da Jem Finer, compositore e membro del famoso gruppo folk The Pogues. L’opera, commissionata dall’organizzazione artistica Artangel, è attualmente gestita dalla Longplayer Trust, che è istituita proprio per garantirne la continuità nel tempo.

L’esecuzione dell’opera ha avuto inizio mezzanotte del 31 dicembre 1999 (ufficialmente il primo gennaio 2000) e proseguirà senza ripetizioni fino all’ultimo secondo del 31 dicembre 2999. Longplayer può essere eseguita sia da computer – i quali infatti al momento ne guidano l’esecuzione continuata – sia da strumentisti umani che suonano campane tibetane seguendo uno spartito.

La composizione è basata su sei brevi sezioni di un brano di 20 minuti e 20 secondi in origine per campane tibetane e gong. Ognuna di queste sezioni viene ripresa in trasposizione dall’originale e, variando il punto di partenza di ogni sezione ogni due minuti, la combinazione sonora diviene unica e non ripetibile.

Questo meccanismo fa in modo che la composizione duri per la totalità di mille anni, appunto, cosa che la rende inascoltabile per qualunque orecchio umano – perché, ovviamente, nessuno di noi potrà vivere così a lungo – ma anche simbolo imperituro di una creazione d’arte al tempo stesso ambiziosamente umana.

L’installazione permanente si trova all’interno di un faro nel Trinity Buoy Wharf, sulla riva del Tamigi a Londra, ma l’opera è accessibile anche via streaming online, tramite un’app per dispositivi mobili (iOS), e presso diversi listening posts sparsi nel mondo, ad esempio in Regno Unito, U.S.A., Egitto e Australia.

L’opera è importante nella sua esplorazione delle dimensioni di tempo e spazio dalla prospettiva umana e solleva domande fondamentali sulla funzione dell’arte come testimonianza del passaggio dell’umanità sulla Terra. Finer inoltre sostiene che sia “un organismo sociale che dipende dalla comunità di ascoltatori e custodi intergenerazionali per la sua sopravvivenza”. Davvero impressionante.

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