Trump informatore FBI contro Epstein? Le rivelazioni

Nuove dichiarazioni suggeriscono che Donald Trump avrebbe collaborato con l’FBI contro Jeffrey Epstein.

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Credits: y Davidoff Studios/Getty Images
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La vicenda relativa a Donald Trump e a Jeffrey Epstein continua ad espandersi

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La relazione tra Donald Trump e Jeffrey Epstein continua a sollevare polemiche, soprattutto dopo la pubblicazione di nuovi documenti e dichiarazioni che hanno riacceso l’attenzione mediatica. L’ex presidente, già al centro di critiche per non aver mantenuto la promessa di desecretare tutti i fascicoli legati al finanziere caduto in disgrazia, ora si trova coinvolto in un nuovo capitolo della vicenda, con accuse e smentite che intrecciano politica, giustizia e opinione pubblica.

I fascicoli Epstein e le accuse a Trump

Il 2 settembre il Comitato di vigilanza della Camera dei rappresentanti ha reso pubblici oltre 33.000 pagine dei documenti di Epstein. Nonostante ciò, restano forti le speculazioni sul legame tra Trump ed Epstein, risalente agli anni ’90 e 2000.

Epstein, arrestato con accuse gravissime di abusi sessuali e traffico di minorenni, è stato trovato morto in cella nel 2019, mentre attendeva il processo. Negli anni successivi Trump aveva ipotizzato che non si trattasse di suicidio ma di un assassinio, chiedendo un’indagine più approfondita. Tuttavia, la scorsa settimana ha ridimensionato quelle stesse affermazioni, definendo la vicenda una bufala orchestrata dai democratici per distogliere l’attenzione dai suoi risultati politici.

Secondo lo stesso Trump, i rapporti con Epstein si sarebbero interrotti ben prima della sua condanna del 2008, in seguito a un litigio avvenuto a Mar-a-Lago.

Le dichiarazioni di Ghislaine Maxwell

Ulteriore interesse è stato suscitato dalla pubblicazione delle trascrizioni dell’interrogatorio a Ghislaine Maxwell, ex compagna di Epstein e condannata nel 2021 per aver cospirato con lui nel reclutamento e nell’abuso sessuale di minorenni.

Nel giugno 2022 Maxwell è stata condannata a 30 anni di carcere. Durante le sue dichiarazioni, ha escluso il coinvolgimento diretto di Trump nelle attività criminali di Epstein:

In realtà non ho mai visto il Presidente in nessun tipo di contesto in cui ricevesse un massaggio. Non ho mai visto il Presidente in un contesto inappropriato, in nessun modo. Il Presidente non è mai stato inappropriato con nessuno. Quando ero con lui, era un gentiluomo sotto tutti gli aspetti

L’ipotesi dell’informatore FBI

Un elemento nuovo e controverso è arrivato con le parole di Mike Johnson, esponente repubblicano, che ha dichiarato alla CNN che Trump avrebbe fatto da informatore dell’FBI contro Epstein.

Ciò a cui Trump si riferisce è la bufala che i democratici stanno usando per cercare di attaccarlo. Gliene ho parlato molte, molte volte. È inorridito. È stato travisato. Non sta dicendo che quello che ha fatto Epstein sia una bufala. È un male terribile, indicibile. Lui stesso ne è convinto

Johnson ha aggiunto che, dopo le prime voci sugli abusi, Trump avrebbe cacciato Epstein da Mar-a-Lago e collaborato con l’FBI per contrastare la situazione.

Reazioni politiche e nuove pressioni per la trasparenza

Questa affermazione ha generato confusione anche all’interno dello stesso fronte repubblicano. Thomas Massie (Kentucky) e Ro Khanna (California), rispettivamente repubblicano e democratico, hanno avviato una campagna per votare la pubblicazione integrale di tutti i documenti legati al caso Epstein.

Un alto funzionario dell’amministrazione Trump, interpellato da Rolling Stone, ha reagito con scetticismo: Che diavolo sta facendo?. Anche altri consiglieri hanno espresso dubbi, sottolineando che il riferimento all’“informatore” potrebbe derivare da interpretazioni fuorvianti di precedenti articoli dei media.

Che ne pensate?