Parla Sharon Stone
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Attrice di fama mondiale, simbolo di sensualità e forza magnetica, Sharon Stone ha sempre incarnato un’immagine di potere e mistero. Eppure dietro la patina dorata di Hollywood si cela una storia personale segnata da violenze, cadute dolorose e rinascite inattese. Nel suo memoir Il bello di vivere due volte, l’attrice statunitense svela con crudele onestà i traumi della sua infanzia, la durezza del rapporto con la madre e il peso di un sistema che per anni ha cercato di incasellarla in un personaggio.
Sharon Stone affronta con franchezza il capitolo più doloroso della sua vita: gli abusi familiari. Cresciuta in una casa attraversata dalla violenza, racconta di aver scelto, a costo di essere giudicata “pazza”, di interrompere un silenzio tramandato per generazioni. “Quando spezzi la catena familiare pensano che tu sia pazza”, afferma con un misto di fierezza e amarezza.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’attrice è andata ancora più a fondo, descrivendo in dettaglio l’inferno vissuto:
Non c’è stato giorno nella vita di mia madre in cui lui non l’abbia picchiata, da quando avevo cinque anni fino a quando, a soli nove anni, lasciai la casa di famiglia per diventare domestica – dice Sharon Stone. Mia madre, mia sorella e io, tutte noi abbiamo subito abusi da lui. Mio nonno ha abusato sessualmente di mia madre e di tutte le sue sorelle. Durante una lezione di ginnastica, mi uscì del sangue da dietro la divisa e l’insegnante fece intervenire i servizi sociali. Togliendomi la maglietta, notarono che ero stata picchiata con tale violenza da avere la schiena ricoperta di cicatrici e sangue
Credo che gli abusi siano la causa dell’infermità mentale di tutte le mie zie. Sono state sottoposte a trattamenti per problemi di salute mentale. Erano in cinque e solo mia madre è sopravvissuta oltre i 50 anni. C’erano anche un paio di altre sorelle che sono però morte da bambine. Io mi sono allontanata da lui intorno ai cinque o sei anni, prima che le molestie sessuali nei miei confronti diventassero più pressanti. Ero una ragazzina molto intelligente. Me la sono cavata con abusi molto più leggeri rispetto a quelli subiti dalle altre
La figura materna, Dot, ritorna spesso nei ricordi di Sharon Stone: donna segnata, sarcastica, incapace di dare conforto, ma al tempo stesso intrisa di una forza che non ha mai cessato di esprimersi in modo tagliente. L’attrice la ricorda persino nei suoi ultimi giorni di vita con una miscela di dolore e ironia:
Negli ultimi giorni mi avrà detto “Ti prendo a calci nella f…” probabilmente 40 volte. Ma delirava. E quando l’ultima cosa che tua madre ti dice prima di morire è: “Parli troppo, mi fai venire voglia di suicidarmi”, e tutta la stanza ride, l’unico tuo pensiero è che abbia davvero esagerato questa volta! Ma lei era così. Non riusciva proprio a trovare tenerezza e pace dentro di sé
Se la sua famiglia ha lasciato cicatrici invisibili, l’industria del cinema non è stata più tenera. L’interpretazione in Basic Instinct la consacrò icona planetaria, ma al tempo stesso imprigionò l’attrice in uno stereotipo. La confusione tra donna e personaggio si tradusse in giudizi velenosi e in conseguenze concrete, come durante la battaglia legale per la custodia del figlio:
Mi hanno ridotta a un’attricetta di film erotici, insinuando che fossi una madre inadeguata
A 43 anni, un ictus rischiò di interrompere per sempre la sua carriera. Parlare, leggere, camminare: tutto dovette essere riconquistato passo dopo passo. “A quei tempi, come donna, se ti succedeva qualcosa, eri finita”, racconta con lucidità. Ma Sharon Stone non si è mai fermata: ha continuato a recitare, ha trovato espressione nella pittura, ha portato avanti battaglie come attivista e, soprattutto, ha cresciuto i suoi tre figli.
Anche il nostro governo odia le donne. Non importa, perché siamo noi a partorirvi – dice Sharon Stone. Siamo noi a prenderci cura di voi. Siamo noi a crescervi. Siamo noi a nutrirvi. Siamo noi a creare il nido per voi. Siamo noi ad aiutarvi a trovare le vostre cose, perché senza di noi non riuscireste nemmeno a trovare i vostri fottuti calzini.
Quindi, schieratevi pure contro le donne quanto volete, fate pure bambini in provetta se questo è il mondo in cui volete vivere, e divertitevi pure! La società non ha mai concepito che una donna possa essere avvenente e intelligente. E magari gentile. E magari simpatica. E magari divertente. E magari madre. E magari capofamiglia. No, no, no, no. Una donna non può essere tutte queste cose, perché in quel caso, oh mio Dio, sarebbe pari a un uomo! Se fossi avvenente, intelligente e divertente, cosa ne sarebbe della società?
Che ne pensate di queste parole di Sharon Stone?