Vivian Wilson, la figlia ventunenne trans di Elon Musk, continua a far parlare di sé per il rapporto conflittuale con il padre e per le scelte personali che l’hanno portata a prendere le distanze dalla sua famiglia. Negli ultimi mesi ha dichiarato di aver adottato un’abitudine particolare: quando esce, soprattutto nei bar gay, preferisce travestirsi per non attirare attenzioni indesiderate.
Negli ultimi anni, Wilson ha avuto uno scontro aperto con il padre, noto miliardario e imprenditore nel settore tecnologico. Nel 2022 aveva presentato una petizione legale in California per eliminare il cognome paterno, affermando di non desiderare in alcun modo, forma o aspetto di essere imparentata con Elon Musk.
Quella vicenda fu il primo momento in cui il pubblico scoprì realmente della sua esistenza. Da allora, Vivian non ha esitato a criticare apertamente Musk, che in passato aveva dichiarato di essere stato ingannato nell’approvare le cure mediche della figlia per la transizione di genere.
In un primo momento, il CEO di Tesla sembrava voler sostenere la scelta di Vivian, parlando dell’importanza di difendere il suo diritto alla privacy. Successivamente, però, ha cambiato tono definendola uccisa dal virus della mente woke.
Oggi Vivian Wilson afferma di voler essere conosciuta come qualcosa di diverso dall’ovvio, cercando di scrollarsi di dosso la sovraesposizione mediatica dovuta alla sua faida familiare, amplificata anche dagli attacchi ricevuti da troll di estrema destra online.
Molte persone hanno cercato di trasformare le cose che dico in cose che non penso – ha dichiarato a The Cut.
Ogni suo gesto finisce sotto i riflettori: l’ultima volta che è stata fotografata a una festa con un drink in mano, l’immagine è finita immediatamente su siti come TMZ. Per questo motivo, quando frequenta bar o eventi, Vivian ha scelto di indossare un travestimento. Alla domanda su quale fosse il suo stratagemma ha risposto:
Non c’è bisogno che tu conosca i miei usi!
Gli attacchi ricevuti online, definiti inquietanti e disgustosi, l’hanno portata a sentirsi più squilibrata, condizione che afferma di odiare.
L’anno scorso ero completamente fuori di testa. Non sapevo cosa cazzo stessi facendo e non me ne fregava un cazzo. Odio il fatto che ora me ne importi qualcosa – ha spiegato.
Tra i comportamenti che lei stessa definisce squilibrati, figura anche un post su Threads che aveva fatto molto discutere, in cui scriveva:
L’ultima volta che ho controllato, in effetti, non ero morta, aggiungendo riferimenti diretti al padre, che secondo lei si trovava in uno stato confusionale dovuto alla ketamina e alla disperata ricerca di attenzione e convalida.
