Durante lo speciale ABC Emma e Bruce Willis: The Unexpected Journey, Emma Herming ha dato aggiornamenti sulle condizioni del marito
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Emma Heming Willis ha raccontato il momento più duro del percorso di cura del marito Bruce Willis: trasferirlo in una casa con assistenza specializzata. La modella, 47 anni, si prende cura dell’attore 70enne, star della saga Die Hard, dal momento in cui gli è stata diagnosticata la demenza frontotemporale.
Durante lo speciale ABC Emma e Bruce Willis: The Unexpected Journey con Diane Sawyer, Emma ha spiegato che la scelta è stata presa per garantire il benessere delle loro figlie, Mabel, 13 anni, ed Evelyn, 11 anni, oltre che per offrire a Bruce il supporto necessario. Oggi l’attore vive in una casa su un unico piano, seguita da un team di assistenza a tempo pieno. Emma ha raccontato:
Quando andiamo lì, o siamo all’aperto o guardiamo un film… si tratta semplicemente di poter essere lì e di entrare in contatto con Bruce. È una casa piena di amore, calore, cura e risate. Ed è stato bellissimo vedere quanti amici di Bruce continuano a farsi avanti per lui, portandogli vita e divertimento.
Alla domanda su cosa vorrebbe dire oggi al marito Bruce Willis, Emma ha risposto:
Come sta, se sta bene, se si sente bene. Se c’è qualcosa che potremmo fare per sostenerlo meglio. Mi piacerebbe davvero saperlo. Se ha paura. Se mai fosse preoccupato, mi piacerebbe tanto poter parlare con lui.
Bruce Willis ha anche tre figlie adulte nate dal matrimonio con Demi Moore, 62 anni: Rumer, 37 anni, Scout, 34 anni, e Tallulah, 31 anni.
Emma ha ricordato il momento della conferma della diagnosi nel 2023, arrivata dopo una scansione cerebrale:
Ero nel panico. Ricordo di aver sentito solo quella voce e di non aver sentito nient’altro. Era come se fossi in caduta libera. Non credo che Bruce abbia collegato i puntini.
Riguardo alle condizioni di salute dell’attore, Emma ha spiegato:
Bruce è ancora molto mobile. Bruce è in ottima salute nel complesso, sapete. È solo il suo cervello che lo sta abbandonando. La famiglia si è adattata anche alla graduale perdita della parola. Abbiamo un modo di comunicare con lui che è semplicemente diverso, un modo diverso. Ma gli sono grata. Sono grata che mio marito sia ancora qui.
Infine, Emma ha descritto i primi segnali del declino cognitivo del marito:
Per essere una persona molto loquace e molto coinvolta, era un po’ più silenzioso e, quando la famiglia si riuniva, si scioglieva un po’. Poi ha iniziato a perdere le parole e gli è ricomparsa la balbuzie che aveva da bambino.
Forza Bruce!
