La vicenda che ha coinvolto l’influencer sarda Martina Murenu dimostra ancora una volta quanto l’odio online possa assumere forme gravissime e pericolose. Durante una diretta su Instagram, seguita da migliaia di utenti, due uomini si sono collegati con profili falsi, minacciandola apertamente di morte e pronunciando frasi agghiaccianti. L’episodio ha suscitato sdegno e preoccupazione, spingendo la giovane content creator a intraprendere azioni legali.
Lunedì 18 agosto, mentre stava dialogando con i suoi follower — oltre 100.000 — Martina Murenu, originaria di Cagliari ma residente negli Stati Uniti, è stata interrotta da due individui dal volto coperto. In pochi secondi la diretta è degenerata: insulti sessisti e minacce brutali come “Ti taglio la gola… sono come Turetta… ti sfregio con l’acido… ti faccio fare la fine di Yara Gambirasio”.
L’influencer non si è limitata a rimuovere il video, ma lo ha riproposto sui suoi canali social per mostrare la gravità dell’accaduto e denunciare pubblicamente il comportamento dei responsabili.
Usi i social per divertirti, ma poi entrano due pazzi che ti dicono: ‘Ti taglio la gola’, ti sfregio con l’acido, fai la fine di Yara Gambirasio, io stupro le donne, sono come Turetta – ha denunciato l’influencer. Voglio che i genitori di questi elementi riconoscano le voci di ciò che hanno messo al mondo. Le ipotetiche fidanzate che si rendano conto di chi hanno al loro fianco. E ora partirà una denuncia grande quanto una casa. Che tutti possano riconoscere dalle vostre voci chi siate e non considerarvi mai più. Non possiamo più stare zitti. Basta!
Rientrerò presto in Sardegna dagli Usa e farò denunci – ha raccontato Martina Murenu a La Stampa. Non possiamo più stare zitti. Agirò per vie legali -ha aggiunto. Poi un pensiero alle famiglie Gambirasio e Cecchettin: “Chiedo scusa alla famiglia di Yara Gambirasio e di Giulia Cecchettin per ciò che hanno dovuto sentire. Perché nonostante il vostro eterno dolore, continuate a sentire queste oscenità. Mi batterò finché non ci sarà giustizia e stavolta non mi fermerò”.
La 32enne influencer ha sottolineato inoltre come, dopo le prime minacce, la diretta sia stata invasa da altri uomini pronti a diffondere commenti volgari e sessisti: “oltre alle irripetibili frasi dopo sono spuntati altri uomini, tutti pronti a fare commenti offensivi e sessisti. E irripetibili”.
Ora chiedo giustizia. Per me e per tutte le volte che sono rimasta in silenzio e sono crollata. Ma chiedo giustizia anche per noi tutte, per tutte le donne – ha concluso.