Menendez: negata la libertà vigilata ai due fratelli assass*ni dopo trent’anni

Menendez
Credits: Netflix
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Entrambi i fratelli Menendez sono ritenuti ancora pericolosi: uccis*ro i loro genitori nel 1989, in un caso che ha fatto storia ed è stato rappresentato nella serie Monsters di Netflix

Niente da fare per Erik e Lyle Menendez, che dopo trent’anni di prigione speravano finalmente di vedere la libertà vigilata. Invece la commissione l’ha negata a entrambi, un giorno dopo l’altro, citando in particolare per Lyle – il maggiore – il perdurare di comportamenti antisociali e che svelano una natura psicotica ancora presente.

Julie Garland, membro della commissione, ha detto a Lyle: “Pensiamo che il tuo rimorso sia genuino, ma nonostante tutti gli aspetti positivi vediamo che ancora combatti con tratti antisociali come inganno, minimizzazione e trasgressione delle regole, che giacciono sotto quella superficie positiva”.

Nel caso di Lyle avrebbe pesato in un certo qual modo il continuo uso illecito di un telefono in prigione, ammesso solo nel marzo di quest’anno. Ora, i due potranno chiedere di nuovo la libertà vigilata tra tre anni – forse 18 mesi, in caso di buona condotta durante la detenzione.

Nel frattempo il governatore della California, Gavin Newsom, sta considerando separatamente una istanza di liberazione presentata dai due fratelli direttamente a lui: sarebbe nei suoi poteri. Ma una tale azione potrebbe essere compromettente per Newsom, che sta considerando di candidarsi alla presidenza in futuro.

In ogni caso, per ora Erik e Lyle Menendez rimangono ancora dietro le sbarre.

Fonte: BBC

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