Donald Trump è noto per i suoi post su Truth Social, spesso caratterizzati da un uso particolare delle maiuscole e da uno stile diretto e controverso. Questa peculiarità ha recentemente attirato l’attenzione dello scrittore Stephen King, che ha sollevato dubbi sulle capacità linguistiche dell’ex presidente, scatenando un acceso dibattito sui social.
Chiunque segua Donald Trump sa che molti dei suoi annunci arrivano da Truth Social, con messaggi che sembrano scritti di suo pugno. E va riconosciuto: Trump ha un certo je ne sais quoi nel modo in cui si esprime online. Un esempio recente riguarda un post sui tassi di criminalità di Washington D.C., in cui Trump ha scritto:
Renderò la nostra capitale più sicura e più bella di quanto non sia mai stata prima. I senzatetto devono andarsene, IMMEDIATAMENTE. Vi daremo un posto dove stare, ma LONTANO dalla capitale. Criminali, non dovete andarvene. Vi metteremo in prigione, dove vi spetta.
L’uso casuale delle lettere maiuscole è una cifra ricorrente nei post di Trump. Proprio su questo aspetto, Stephen King – autore di bestseller come It – ha lanciato una critica tagliente. Su Twitter, il 17 agosto, King ha scritto:
Can you possibly trust a President who can't spell, has serious problems with grammar, and capitalizes at random? I think not. A President who can't write can't think. Thank you for your attention to this matter.
Ci si può fidare di un presidente che non sa scrivere, ha seri problemi di grammatica e usa le maiuscole a caso? Credo di no. Un presidente che non sa scrivere non sa pensare. Grazie per l’attenzione a questa questione.
Le parole di Stephen King hanno diviso l’opinione pubblica. Alcuni utenti hanno difeso Trump:
Lei è uno scrittore. Lui è un uomo d’affari e un leader. Ha mai guardato gli scritti del suo medico? Si fida del suo medico, visto che sa a malapena scarabocchiare?
Un altro ha osservato:
Il fatto che tu sappia scrivere non dice molto su una persona.
E un terzo ha aggiunto:
La grammatica non è un indicatore di intelligenza. Restate nella vostra corsia.
C’è chi, pur criticando Trump, ha ritenuto l’attacco di Stephen King ingiusto:
Con tutto il rispetto, Stephen, mi sembra un po’ ingiusto. Ci sono molte persone che hanno difficoltà con l’ortografia o la grammatica e che comunque farebbero un lavoro molto migliore di Trump. Il problema non sono gli errori di battitura, ma il modo incoerente e irregolare in cui comunica. Questo riflette il suo modo di pensare, non solo di scrivere.
Molti altri, invece, hanno condiviso pienamente l’opinione di King:
Una delle migliori interpretazioni che abbia mai visto. La sua mancanza di coerenza nella scrittura è un segnale che va ben oltre quanto la gente possa riconoscere.
Un altro utente ha ricordato un episodio controverso:
Un presidente che confonde l’Alaska con la Russia non dovrebbe essere presidente.