Il nuovo strumento di intelligenza artificiale Truth Search, disponibile per tutti gli utenti della piattaforma Truth Social di Donald Trump, sta facendo discutere. Nonostante fosse stato lanciato per fornire “risposte dirette e affidabili“, il chatbot sta diffondendo valutazioni che contraddicono apertamente le dichiarazioni dell’ex presidente.
Truth Search è stato sviluppato dall’azienda Perplexity, che al momento del lancio aveva promesso un’IA “potente” capace di rispondere a “domande importanti”. Come altri sistemi simili, analizza enormi quantità di dati disponibili sul web per formulare le proprie risposte, ma i creatori ammettono di avere un controllo limitato su ciò che l’algoritmo produce.
Alla domanda su chi sia il presidente degli Stati Uniti più popolare del XXI secolo, il chatbot ha risposto che “dipende da come viene misurata la popolarità: se in base al picco di gradimento o alla media di approvazione nel tempo”. Secondo Truth Search, George W. Bush ha registrato il picco di consenso mensile più alto, circa il 90% dopo l’11 settembre, mentre Barack Obama mantiene la media di approvazione più alta nel periodo successivo alla presidenza. Allo stesso tempo, il bot ha precisato che “diversi gruppi e sondaggi attribuiscono priorità a criteri differenti”, osservando che alcuni commentatori conservatori hanno definito Donald Trump “il migliore”.
Le prese di posizione dell’IA non si sono fermate qui: Truth Search ha definito i nuovi dazi voluti da Trump “una tassa sui cittadini statunitensi”, ha ribadito che “le elezioni del 2020 non sono state rubate” e ha sollevato dubbi sugli investimenti in criptovalute della famiglia Trump, definendoli un potenziale conflitto di interessi.
La reazione degli utenti non si è fatta attendere: sui social c’è chi ha scherzato scrivendo “abbiamo bisogno di più chatbot come questo”, chi ha ironizzato con “qualcuno verrà licenziato” e chi ha sottolineato che “a differenza di Trump, il suo chatbot sembra dire la verità”.
Come se non bastasse, Trump è finito nuovamente nel mirino delle critiche per aver declassato il ritratto ufficiale di Barack Obama alla Casa Bianca. Secondo quanto riportato dalla CNN, il dipinto, originariamente esposto nel 2022 sulla grande scalinata, è stato spostato in un’area riservata accessibile solo alla First Family, agli agenti dei servizi segreti e ai dirigenti residenti. Al suo posto, ora campeggia una foto che ritrae Trump sopravvissuto a un attentato.
La vicenda ha suscitato un’ondata di commenti sarcastici online: un utente di Reddit ha definito Trump “esilarante e insicuro”, un altro ha scritto “nascondere il ritratto di Obama non gli impedirà di vivere senza pagare l’affitto nella mente di Trump”. Anche il governatore della California, Gavin Newsom, è intervenuto criticando apertamente l’ex presidente: il suo ufficio stampa ha commentato la notizia sui social affermando che “i piccoli uomini si nascondono dai giganti della storia”.