L’arrivo degli Oasis negli Stati Uniti promette scintille
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Gli Oasis sono pronti a sbarcare negli Stati Uniti con un tour molto atteso, ma non mancano le polemiche. Liam e Noel Gallagher sono stati invitati a “stare zitti” quando si parla di politica americana, in particolare di Donald Trump, per evitare incidenti diplomatici e polemiche durante le date oltreoceano.
Gli Oasis partiranno da Chicago alla fine di questo mese, dopo aver registrato un clamoroso successo con il tour di reunion nel Regno Unito. Il calendario li porterà anche in Messico, per poi fare ritorno a Londra con un grande concerto a Wembley a fine settembre, e successivamente in Giappone, Australia e Brasile.
Il ritorno della band non è stato privo di controversie: una superfan ha annullato il proprio biglietto dopo un insulto razziale pubblicato online da Liam Gallagher, mentre il consiglio comunale di Manchester è stato costretto a intervenire quando migliaia di persone hanno tentato di assistere a un concerto senza biglietto salendo sulla cosiddetta Gallagher Hill.
Negli Stati Uniti, però, il terreno è ancora più delicato. I fratelli Gallagher in passato non hanno risparmiato attacchi a Donald Trump: Liam lo aveva definito “cogl*one, mentre Noel aveva criticato le sue politiche ambientali giudicandole “davvero spaventose”. Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca a 79 anni, tra polemiche su immigrazione, dazi commerciali e bombardamenti in Iran, cresce il timore che i due possano lanciare nuove stoccate dal palco.
Il manager dello spettacolo Jonathan Shalit ha avvertito:
Il mio consiglio agli Oasis è semplice: state lontani dalla politica americana. Se vogliono che il loro tour negli Stati Uniti prosegua senza intoppi, sarebbe saggio mantenere il silenzio su tutto ciò che riguarda Trump
Un suggerimento che, conoscendo Liam e Noel, potrebbe sortire l’effetto opposto: il loro atteggiamento da sempre ribelle potrebbe spingerli a ignorare l’avvertimento. Di certo, non vedremo i Gallagher condividere il palco con Trump come fece la squadra del Chelsea dopo il trionfo nel Mondiale per club, episodio che lasciò interdetto il giovane talento Cole Palmer.
Considerando che lo stesso Trump si è infuriato per la sua rappresentazione satirica in South Park, non sorprende la volontà di evitare ulteriori provocazioni da parte di una band di fama mondiale come gli Oasis. Tuttavia, quando inevitabilmente diranno la loro, con tutta probabilità il messaggio sarà chiaro: andare avanti e smetterla di piangere.
Che ne pensate?