Il presidente Donald Trump ha annunciato una misura straordinaria per affrontare quella che definisce una grave crisi di sicurezza a Washington DC. Con la dichiarazione dello stato di emergenza per la sicurezza pubblica, il capo della Casa Bianca ha ordinato il dispiegamento della Guardia Nazionale e ha assunto temporaneamente il controllo del dipartimento di polizia della capitale, suscitando la dura reazione della sindaca Muriel Bowser.
Lunedì Trump ha dichiarato lo stato di emergenza per la sicurezza pubblica, inviando 800 soldati della Guardia Nazionale a supporto delle centinaia di agenti federali già schierati nel fine settimana.
Sta diventando una situazione di completa e totale illegalità – ha dichiarato ai giornalisti alla Casa Bianca.
Il presidente, affiancato dal procuratore generale degli Stati Uniti Pam Bondi, ha annunciato che quest’ultima guiderà le forze di polizia della città durante il periodo di controllo federale.
Annuncio un’azione storica per salvare la capitale della nostra nazione dalla criminalità, dallo spargimento di sangue, dal caos, dallo squallore e da cose peggiori. Questo è il giorno della liberazione a Washington e ci riprenderemo la nostra capitale – ha affermato.
Secondo Trump, Washington DC sarebbe «presa in consegna da bande violente e criminali assetati di sangue» e da «maniaci drogati e senzatetto».
Le statistiche del Dipartimento di Polizia Metropolitana mostrano invece un calo degli omicidi del 32% tra il 2023 e il 2024, raggiungendo il livello più basso dal 2019. Nei primi mesi del 2025 si registra un ulteriore calo del 12%.
Il sindaco Bowser, democratica, ha ammesso che nel 2023 si è verificato un «terribile» aumento della criminalità, in linea con una tendenza nazionale, ma ha respinto qualsiasi ipotesi di nuova ondata criminale.
Non stiamo assistendo a un’impennata della criminalità. Il presidente è pienamente consapevole dei nostri sforzi – ha dichiarato alla MSNBC, aggiungendo che paragoni con città in zone di guerra, come quello del vice capo dello staff della Casa Bianca Stephen Miller, sono «esagerati e falsi».
L’esercito ha precisato che, dei 800 soldati mobilitati, solo tra 100 e 200 saranno impiegati contemporaneamente a supporto delle forze dell’ordine. Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha dichiarato che l’arrivo delle unità è previsto entro la fine della settimana.
Trump ha affermato che il controllo federale sulla polizia è esercitato in base al District of Columbia Home Rule Act, legge introdotta dal presidente Richard Nixon per concedere autonomia amministrativa alla capitale, ma che prevede anche il potere presidenziale di assumere il comando delle forze dell’ordine in caso di «condizioni speciali di natura emergenziale».
Se il presidente mantiene il controllo per più di 48 ore, deve inviare una notifica scritta al Congresso, e in ogni caso non può prolungarlo oltre 30 giorni.
Bowser ha sottolineato che tali condizioni «non esistono al momento» e si è detta «preoccupata» per l’impiego della Guardia Nazionale nell’applicazione delle leggi locali.
In una successiva conferenza stampa, la sindaca ha definito l’ordine di Trump «inquietante e senza precedenti», sostenendo che la sua visione della città sia «plasmata dall’esperienza con il Covid durante il primo mandato».
Oltre alla criminalità, Trump ha posto l’accento sul problema dei senzatetto:
Ci stiamo liberando delle baraccopoli – ha detto, senza specificare dove saranno trasferite le persone coinvolte.
Secondo Ralph Boyd, presidente dell’organizzazione So Others Might Eat (SOME), nel 2025 il numero dei senzatetto è diminuito di quasi il 20% rispetto a cinque anni fa. Boyd ha definito la proposta di spostare i senzatetto fuori città come una misura che «non rappresenta una soluzione a lungo termine» e rischia di «trasferire il problema altrove».
Mentre Trump annunciava le misure, davanti alla Casa Bianca si sono radunati manifestanti con slogan come “Giù le mani da Washington” e “Proteggiamo l’autonomia locale”.
Il provvedimento arriva dopo una serie di post sui social media in cui il presidente ha criticato la gestione democratica della città e dopo l’aggressione a un ex dipendente del Dipartimento per l’efficienza governativa, da lui descritta come un «attacco selvaggio» da parte di «una banda di teppisti».
Trump ha anche ricordato altri episodi di violenza ai danni di funzionari federali, tra cui un deputato democratico e uno stagista, definendoli «una minaccia per l’America».
La Guardia Nazionale era già stata impiegata da Trump a giugno per gestire i disordini a Los Angeles durante operazioni contro i migranti irregolari. L’ultimo dispiegamento a Washington DC risaliva invece alla rivolta del Campidoglio del 2021.