Henrietta Lacks rivoluzionò la medicina senza saperlo

La storia vera di Henrietta Lacks, le sue cellule immortali HeLa e il loro impatto su vaccini, cancro, HIV e diritti civili.

Henrietta Lacks
Credits: Jonathan Newton/The Washington Post tramite Getty Images
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L’incredibile storia di Henrietta Lacks

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Nel 1951, Henrietta Lacks, una madre afroamericana di cinque figli, si recò al Johns Hopkins Hospital lamentando un sanguinamento vaginale anomalo. Durante la visita, il ginecologo Dr. Howard Jones le diagnosticò un tumore maligno alla cervice uterina. Da quel momento iniziò a sottoporsi a trattamenti con radiazioni, allora considerati la migliore terapia disponibile per il cancro cervicale.

Ma fu durante una delle procedure mediche successive che accadde qualcosa destinato a rivoluzionare la scienza: senza il suo consenso, vennero prelevate alcune cellule tumorali da Henrietta. Come confermato dallo stesso sito ufficiale della Johns Hopkins, un campione delle sue cellule cancerose, ottenuto durante una biopsia, fu inviato al vicino laboratorio del Dr. George Gey, un noto ricercatore nel campo del cancro e dei virus.

Per anni, Gey aveva raccolto cellule da pazienti affetti da tumori cervicali, indipendentemente da etnia o condizione sociale, ma nessuna delle cellule era mai sopravvissuta a lungo nei suoi esperimenti. Le cellule di Henrietta Lacks, però, erano diverse: si replicavano rapidamente, raddoppiando ogni 20-24 ore. Questo comportamento unico le rese preziosissime per la ricerca scientifica. Da quel momento, le cellule furono identificate con il nome in codice HeLa, le prime cellule umane immortali coltivate con successo in laboratorio.

Le cellule HeLa furono utilizzate per studiare gli effetti di tossine, farmaci, ormoni e virus sulla crescita del cancro, senza bisogno di test diretti sugli esseri umani. Furono fondamentali per lo sviluppo del vaccino contro la poliomielite e contribuirono a importanti scoperte nei campi dell’HIV, del cancro e dell’infertilità, tra molti altri.

Henrietta, però, non fu mai informata né le fu chiesto il consenso. Morì il 4 ottobre 1951 all’età di soli 31 anni, uccisa proprio dal tumore che aveva reso le sue cellule immortali. Solo decenni dopo, la sua famiglia venne a conoscenza della storia e da allora ha lottato per ottenere giustizia e riconoscimento.

La Johns Hopkins ha ammesso le proprie responsabilità, affermando di aver “riesaminato le nostre interazioni con Henrietta Lacks e con la famiglia Lacks per oltre 50 anni” e riconoscendo che “avrebbe potuto – e dovuto – fare di più per informare e collaborare con i membri della famiglia di Henrietta Lacks, per rispetto nei loro confronti, della loro privacy e dei loro interessi personali”.

Nel 2023, la BBC ha riportato che la famiglia Lacks ha raggiunto un accordo legale con la multinazionale biotecnologica Thermo Fisher Scientific Inc., che aveva utilizzato per anni le cellule HeLa senza alcuna autorizzazione. I dettagli dell’accordo non sono stati resi pubblici, ma entrambe le parti si sono dette soddisfatte del risultato.

L’avvocato per i diritti civili Ben Crump, coinvolto nella causa, ha dichiarato:

Lo sfruttamento di Henrietta Lacks rappresenta la lotta purtroppo comune vissuta dai neri nel corso della storia. Troppo spesso la storia della sperimentazione medica negli Stati Uniti è stata la storia del razzismo medico.

Crump ha inoltre sostenuto che la rimozione delle cellule provocò dolore fisico a Henrietta nelle sue ultime settimane di vita.

Nel 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha commemorato il contributo di Henrietta con una cerimonia ufficiale. Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato:

Ciò che è accaduto a Henrietta è stato sbagliato. Henrietta Lacks è stata sfruttata. È una delle tante donne di colore il cui corpo è stato abusato dalla scienza. Ha riposto la sua fiducia nel sistema sanitario per poter ricevere le cure. Ma il sistema le ha tolto qualcosa senza che lei ne fosse a conoscenza o avesse dato il suo consenso

Come gesto simbolico di riconoscimento, la Johns Hopkins University ha recentemente inaugurato l’Henrietta Lacks Building, un nuovo centro multidisciplinare situato nel campus di East Baltimore, dedicato alla memoria della donna il cui contributo inconsapevole ha permesso alla scienza di compiere passi da gigante. Un tributo atteso da tempo, in onore di una vita troppo presto spezzata ma mai dimenticata.

Lo sapevate?