Una storia incredibile ma vera: Congo dipinse negli anni ’50 e attirò l’ammirazione di alcuni tra i maggiori artisti in circolazione. Alcune sue opere sono state vendute per 25mila dollari
Questa è la storia vera di Congo, uno scimpanzé ospitato allo zoo di Londra che imparò a disegnare e svelò di avere un vero talento per una attività che, normalmente, si considera prerogativa degli umani. Nato nel 1954, gli venne messo un pennello in mano a soli due anni e con sconcerto degli zoologi la scimmietta iniziò a disegnare linee, poi cerchi e composizioni di colori.
Nelle sue opere, che entro i 4 anni di vita avevano raggiunto il numero di 400, Congo mostrò uno straordinario senso della simmetria, dimostrandosi in grado per esempio di bilanciare i colori in varie parti del disegno, come alla ricerca di una certa armonia. Ecco il risultato in uno dei suoi dipinti, del 1957.
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Le sue opere erano come potete vedere astratte, e a quanto sembra lo scimpanzé vi si dedicava assiduamente: quando qualcuno cercava di portargli via il foglio, se non aveva “finito” si metteva a strillare; viceversa, quando aveva terminato si rifiutava di procedere oltre, segno che era evidentemente in grado di elaborare l’idea di una opera “completata”.
Tra i suoi fan eccelsi ci furono Joan Mirò, Salvador Dalì e Pablo Picasso, che appese una delle opere di Congo nel suo studio con orgoglio. La scimmietta apparve in televisione alla fine degli anni ’50, e nel 2005 tre sue opere sono state vendute per la cifra considerevole di 25mila dollari. Purtroppo la sua carriera durò poco: Congo morì ammalato di tubercolosi all’età di soli 10 anni.
Ma la sua opera non è stata dimenticata, e nemmeno le sue capacità straordinarie: segno ancora oggi di come nel mondo animale ci siano sempre belle soprese che ci aspettano.