Siamo nell’era dei remake, reboot, sequel e requel. Non poteva certo esimersi un’icona del cinema comico come la saga di Una Pallottola Spuntata, finita anche lei in questa nuova wave hollywoodiana che sebbene inutili o pessime (ri)proposte, alle volte riescono a centrare il segno con ottimi prodotti. Si pensi a Jumanji, o ancora a Scream. A questo giro, troviamo Liam Neeson a raccogliere il testimone lasciato dal grande e compianto Leslie Nielsen, coadiuvato da una Pamela Anderson in gran rispolvero dopo quella perla di The Last Showgirl. A dirigere, Akiva Schaffer, membro del gruppo demential pop Lonley Island e già regista di Vicino del Terzo Tipo.
Una Pallottola Spuntata, la Trama
Un complotto mondiale sta mettendo a rischio l’umanità . E solamente Frank Drebin Junior, figlio di Frank Derbin Senior che ha seguito le orme del padre, può salvare il Mondo da devasto certo, insieme alla vendicativa femme fatale Beth. Le lancette scorrono inesorabili verso la distruzione e le indagini si complicano sempre di più, al punto che lo stesso Frank sarà indagato. Ce la faranno i nostri eroi?
Una Pallottola Spuntata, la Recensione
Guardiamoci tutti negli occhi: all’annuncio del remake di Una Pallottola Spuntata, eravamo tutti timorosi e pronti a impugnare i forconi chiedendo la testa di questi iconoclasti. Un po’ come accadde tempo fa con Suspiria. Remake inutile, le icone non devono essere toccate, non c’è più inventiva. La nenia è ormai la stessa ogni volta che leggiamo tra le notizie, l’annuncio di un qualsivoglia rilancio di una saga diventata icona del cinema. E alle volte, partire prevenuti ha anche senso (anche se non lo ha mai) e ci fa dire quelle parole magiche e tronfie: “Te l’avevo detto“.
Eppure, come scritto nell’introduzione, ci sono volte che i remake funzionano, ancor più degli originali, come nel caso recentissimo di So Cosa Hai Fatto. Altre volte invece pur non essendo all’altezza, i film funzionano e basta. Cosa di certo non da poco conto. Ecco, in questo senso, Una Pallottola Spuntata si inserisce appieno nel discorso, proponendo un film dalla struttura poliziesca, come l’originale, e fortemente comica, proprio come l’originale.
Sembra quasi strano a dirsi ma, di fatto, questo requel (termine coniato da Scream 5) ci porta dentro un film comico aggiornato e che suo malgrado ci mostra quanto il primo originale non sia affatto invecchiato male. Gli sketch chiaramente attingono dai grandi maestri di quella comicità classica e tipica del no-sense esasperato ed esagerato. Si pensi a I Griffin o al sottovalutato Austin Powers, che a sua volta attingeva proprio a piene mani dal precedente Una Pallottola Spuntata.
Liam Neeson e Pamela Anderson restituiscono una chimica meravigliosa, che sembra avere solide basi anche nella realtà . Ancor di più, i timori sulla scelta di Neeson protagonista si dimostrano completamente infondati. Forse chi è assiduo spettatore dei late night show americani poteva intuirlo già da tempo. Chi invece è meno avvezzo, può rasserenarsi. Perfettamente calato nella parte, la dicotomia tra il suo essere famoso nell’action (Io Vi Troverò, ad esempio) e l’action parodiato di Una Pallottola Spuntata, genera un risultato meraviglioso.