L’Odissea di Nolan: polemiche per le riprese a Dakhla

L’Odissea, il nuovo film di Christopher Nolan con Matt Damon, finisce al centro delle polemiche per aver girato alcune scene a Dakhla

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Polemiche attorno a L’Odissea

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Il nuovo film di Christopher Nolan, L’Odissea, è al centro di una crescente polemica internazionale. Dopo il successo mondiale di Oppenheimer, il regista premio Oscar torna con un ambizioso adattamento cinematografico dell’epico poema di Omero, con Matt Damon nel ruolo di Ulisse. Tuttavia, la produzione del film — iniziata a febbraio 2025 — è stata recentemente criticata per aver scelto di girare alcune scene a Dakhla, una zona del Sahara Occidentale occupata dal Marocco.

Le riprese sono iniziate a Aït Benhaddou, in Marocco, e hanno incluso diverse location in Grecia, Italia, Irlanda e Scozia. A fine luglio, però, la troupe si è spostata a Dakhla, un’area geopoliticamente sensibile definita dalle Nazioni Unite come “territorio non autonomo” e soggetta a occupazione marocchina sin dal 1975.

A sollevare la questione è stato il Western Sahara International Film Festival (FiSahara), che ha lanciato un appello pubblico a Nolan affinché interrompa immediatamente le riprese de L’Odissea nella regione. Il festival, che si tiene annualmente nei campi profughi saharawi in Algeria, ha denunciato la scelta della produzione di girare in una città “occupata e militarizzata, la cui popolazione indigena saharawi è soggetta a una brutale repressione da parte delle forze di occupazione marocchine”.

Secondo FiSahara, la scelta di Dakhla come location contribuisce indirettamente a legittimare l’occupazione del Sahara Occidentale e rende complici, seppur inconsapevoli, Nolan e il suo team.

Girando parte del L’Odissea in un territorio occupato, definito da Reporter senza frontiere un ‘buco nero’, Nolan e la sua troupe, forse inconsapevolmente e controvoglia, stanno contribuendo alla repressione del popolo saharawi da parte del Marocco e agli sforzi del regime marocchino per normalizzare l’occupazione del Sahara Occidentale – si legge nella nota ufficiale.

Siamo certi che se capiscano appieno le implicazioni di girare un film di così alto profilo in un territorio in cui le popolazioni indigene non sono in grado di realizzare i propri film sulle loro storie sotto occupazione, Nolan e il suo team ne sarebbero inorriditi.

Sebbene L’Odissea non sia l’unica produzione hollywoodiana a girare nel Sahara Occidentale — anche La Ruota del Tempo di Amazon Studios ha utilizzato Dakhla come set — il film diretto da Nolan rappresenta una produzione di grande impatto mediatico, con un budget stimato di 250 milioni di dollari. Il progetto sarà anche il primo film della storia girato interamente con telecamere IMAX.

Che ne pensate?