Joaquin Phoenix, premio Oscar e tra gli attori più intensi della sua generazione, ha recentemente raccontato un episodio cruciale della sua carriera durante il podcast This Past Weekend condotto da Theo Von, nel pieno della promozione per il suo nuovo film Eddington. L’attore ha ricordato un commento poco incoraggiante ricevuto agli esordi da un regista, che lo aveva liquidato come “caratterista”, lasciando intendere che non sarebbe mai diventato una vera star di primo piano.
Joaquin Phoenix ha spiegato che, sul set di un suo primo film, una collega lo aveva paragonato a un attore di maggiore notorietà. Ma il regista era intervenuto, respingendo subito il paragone e dicendo che Phoenix sarebbe stato sempre e solo un caratterista.
È una specie di codice per dire, non puoi davvero, tipo, non ci arriverai mai, ma ci riuscirai – ha raccontato Phoenix a proposito della frecciatina . E questo mi ha fatto incazzare da morire.
L’attore ha poi aggiunto che, col tempo, ha rivalutato quell’episodio come una spinta a cercare strade alternative per costruire la propria carriera.
Alla fine l’ho apprezzato perché mi ha fatto pensare: beh, come faccio a trovare quella strada? Tipo, come faccio a trovarne altre?
Joaquin Phoenix oggi uno degli attori più apprezzati di Hollywood, ha ricevuto quattro nomination agli Oscar, vincendo la statuetta come Miglior attore per Joker. Ha inoltre conquistato il premio come Miglior attore al Festival di Cannes per Beautiful Day di Lynne Ramsay. Tra i suoi titoli più noti figurano Quando l’amore brucia l’anima, Signs, Her e The Master, dimostrando versatilità sia nei blockbuster che nel cinema d’autore.
Il suo ultimo progetto, Eddington, è un western ambientato durante l’era del COVID, diretto da Ari Aster, già autore di Beau Is Afraid. Anche in questo caso, la collaborazione tra Phoenix e Aster ha diviso critica e pubblico. Sebbene il film abbia avuto un debutto modesto al botteghino, sembra destinato a diventare un cult.